Barbara Isidori

Uno tsunami vero e proprio non sarà stato ad investire le Canarie ma un’onda anomala si. E tanto sarà bastato al presidente Damaschi per rendere meno rilassanti le sue vacanze nelle isole spagnole. Molto probabile che la sabbia abbia scottato più del dovuto visto che la settimana scorsa più che parlare dei successi della sua squadra ha tenuto banco la questione Fedeli con un continuo botta e risposta, minacce di divorzio e rilanci. Una maretta societaria fuori stagione in piena regola. E oggi a fare il punto della situazione è stato proprio patron Damaschi. “A dire la verità quello che è successo è un problema che non ci voleva. Spero sia solo un fuoco di paglia che si spenga velocemente così come si è acceso”.

E a dire se sarà addio definitivo o no tra Fedeli e la società biancorossa lo si saprà solo sabato mattina alle 10.00 quando tutti i soci del Perugia si incontreranno presso lo studio del Notaio Biavati. “Ci incontreremo tutti insieme sperando di risolvere al meglio la questione. La mia volontà, intesa come quella dell’intera società, è sempre stata quella di unire e non dividere. E continueremo a muoverci in questa direzione. Avevamo iniziato a programmare il futuro e vorremmo continuare nel miglior modo possibile”.

Con o senza Fedeli sarà però da vedere. E diversi scenari potrebbero profilarsi all’orizzonte. “Noi non vogliamo fare calcio con il codice civile in mano” ha commentato Damaschi “Fedeli è stato una parte importante in questa stagione e credo voglia continuare a programmarne anche un’altra altrettanto importante. Quello che conta è che lavoreremo tutti solo ed esclusivamente nell’interesse del Perugia”.

In questi ultimi giorni sembrava di assistere ad una guerra personale tra Fedeli e Damaschi. Ma il presidente non è d’accordo. “Il problema non è tra due persone ma tra Fedeli e tutti gli attori che fanno parte della società. Serve una sinergia completa e non un accordo che duri come la neve d’aprile. Non sarebbe corretto nei confronti di nessuno. Io però voglio essere fiducioso nel pensare che troveremo una soluzione che accontenti tutti”.

Insomma sabato sarà una giornata importante. Dall’incontro tra i soci del Perugia dovrà venire fuori qualcosa di importante. Una soluzione che permetta a chi di dovere di pensare a lavorare per la prossima stagione. “Dobbiamo decidere la strategia societaria che vada bene a tutti. Se qualcuno sarà in totale disaccordo può andare. Noi puntiamo ad andare avanti così come siamo per il bene del Perugia” ha proseguito il presidente perugino.

Ordine del giorno molto ricco quindi. Programmazione prossima stagione, definizione del budget, ratifica nuovi soci, capitale sociale…e nuovo organigramma? “Di cariche se ne può anche riparlare ma credo che il problema non sia assolutamente questo. Lo scorso anno abbiamo fatto tutto in fretta e furia e spesso ho parlato io per tutti ma non è questa la questione cruciale. E soprattutto non si possono accontentare tutti quando si parla di cose tecniche. Mediare le idee di 20 persone diventerebbe un grave problema e non un modo per gestire bene una società come la nostra. Aggiungo anche che comunque siamo aperti a quante più aziende vogliano darci una mano per il prossimo anno. Il nostro obiettivo è quello di tornare ad un calcio più popolare e vissuto in maniera sanguigna”.

Forse però il problema è stato messo più in evidenza di quanto dovesse. Fino a perdere di vista tutto quello che ha fatto la squadra dei grifoni pochi giorni fa. “Dopo anni di vacche magre abbiamo conquistato un bottino sostanzioso e non gli abbiamo dato il giusto risalto. Comunque adesso il nostro intento è quello di terminare benissimo la stagione. Ci restano due partite da giocare come sappiamo anche per la correttezza del campionato”.

E poi ci sarà anche lo scudetto. “Partiamo, vediamo cosa succede e poi cercheremo di fare bottino pieno. Se arriverà anche lo scudetto bene altrimenti questo non offuscherà certo la nostra grande stagione”.

Restando nel calcio giocato venerdì si terrà anche il Consiglio Federale che potrebbe decretare anche il possibile doppio salto del Perugia. E per il Grifo potrebbe essere Prima anziché seconda Divisione. “Ho preso contatti per sapere bene cosa ci aspetta. Solo quando saremo certi se ci sarà la possibilità di giocare in campionati più importanti decideremo come muoverci” ha concluso Damaschi.

 

 


 

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