di Giorgio Di Girolamo

Un capodanno di lotta, ma anche di festa all'ex Gkn di Campi Bisenzio, dove sono attese migliaia di persone, si festeggia l'annullamento dei licenziamenti e si guarda al futuro.. Lo scorso 27 dicembre il giudice del lavoro del Tribunale di Firenze ha accolto il ricorso per condotta antisindacale (art. 28 dello Statuto dei lavoratori) proposto dalla Fiom Cgil contro QF, la società in liquidazione di Francesco Borgomeo che oggi è proprietaria della ex Gkn, per aver violato gli obblighi di informazione e comunicazione previsti per la procedura di licenziamento collettivo.
Prende respiro una vertenza che ha già scritto una pagina importante la storia del movimento operaio italiano. Dal primo licenziamento del 9 luglio 2021 annunciato via mail a 429 lavoratori (anch’esso rimasto un tentativo, fermato dal decreto di un giudice, ancora per condotta antisindacale) sono passati due anni e mezzo. In una fabbrica occupata, nel lavorio costante di una prolifica assemblea permanente, sono stati prodotti i piani di reindustrializzazione che dai privati non sono mai arrivati.
Per quei piani, ad oggi la produzione di pannelli fotovoltaici e di cargo bike per la mobilità dolce in grado di garantire continuità occupazionale a tutti i 185 lavoratori rimasti, hanno trovato i finanziamenti attraverso crowdfunding, credito cooperativo, e una campagna di azionariato popolare guidata dalla cooperativa GFF – Gkn For Future. Quelle pagine scritte insieme a ricercatori e ricercatrici rappresentano l’immagine concreta della transizione ecologica, creata da chi, i lavoratori di una filiera produttiva insostenibile, quella della componentistica dell’automotive, viene generalmente o del tutto ignorato o sfruttato da chi si oppone alla transizione (o ne pretende una maggiore gradualità) come simbolo delle presunte vittime degli ambientalisti.

Fonte: fanpage.it

Condividi