ROMA - Io sono uno normale. Soltanto uno normale. Le parole che da qualche giorno ripete il presidente del Gubbio, Marco Fioriti, a proposito del sue giocatore sono in realta' le stesse di Daniele Farina. Ventinove anni, romano, terzino a lungo nel retropalco del grande calcio, alla ribalta il difensore della squadra umbra ci e' salito per la sua denuncia di un tentativo di combine. E per l'insolita chiamata del commissario tecnico azzurro Cesare Prandelli.

''La nazionale e' una casa aperta: quando vuole venga a trovarci a Coverciano'', ha detto il tecnico della nazionale consegnando nella mani di Farina un premio ideale, la prima 'convocazione etica' della storia azzurra.

''Non e' una convocazione tecnica, ma un segnale'', ha aggiunto Prandelli, preoccupato di evitare l'equivoco all'indomani dell'uscita della notizia. Anche perche' c'e' gia' chi, come il capogruppo Idv al Senato Belisario, ha chiesto di far giocare Farina anche solo un minuto.

''In questo momento Farina ha compiuto un gran bel gesto, ma rischia di rimanere isolato: non deve sentirsi solo'', ha spiegato il ct, che dell'etica ha fatto una delle linee guida della sua nazionale: come quando ha rinunciato a De Rossi o Balotelli per comportamenti eccessivi in campo, con tanto di espulsioni pesanti.

Servono esempi, il messaggio del ct, e non solo per il calcio. E difatti il caso di Farina e' diverso. Cosi' Prandelli ha abbracciato l'onda lunga degli appelli su Facebook che lo reclamavano in nazionale. Non sara' cosi' nel senso letterale, ma anche solo vedere il difensore a Coverciano - chissa' se in tutta o in borghese - avra' un effetto speciale.

Tutti pero' sono preoccupati dell'eccezionalita' del caso Farina. ''Bravissimo Prandelli a chiamarlo - ha subito detto Buffon, capitano azzurro - E' un gesto di importanza pari alla denuncia di Farina. Pero' ha ragione il presidente del Gubbio, e' un gesto normale: o almeno, dovrebbe essere normale e invece e' l'eccezionalita'...''.

D'altra parte in estate, dopo l'esplosione del caso scommesse, la Federcalcio si era affrettato a cambiare le sue norme per estendere le punizioni anche agli omertosi: la chiave di volta, il ragionamento fatto da Abete, era evitare che giocatori dai guadagni piu' modesti e tentati dai soldi delle organizzazioni criminali cedessero o non avessero il coraggio di denunciare. Di qui l'invito a uscire allo scoperto.

Farina, quando si e' visto recapitare un'offerta da 200 mila euro, non li ha messi a confronto con i 90 mila lordi del suo ingaggio da Serie B, ma con la sua coscienza. Ne ha parlato con l'ex compagno di squadra Umberto Calcagno, ora vicepresidente dell'Assocalciatori, e poi ha denunciato tutto alla procura federale guidata da Palazzi.

''Sapevamo che ci sarebbe stato un secondo tempo di una partita che non avremmo mai voluto giocare - ha ribadito il presidente della Figc, Giancarlo Abete - Il dominus naturalmente e' la Procura della Repubblica perche' ha degli strumenti che non sono in possesso della Procura Federale: le intercettazioni, la possibilita' di effettuare perquisizioni e di verificare i conti correnti. Prandelli ha detto che il nostro centro Federale e' aperto a Farina, il giocatore del Gubbio, che ringraziamo per essersi rivolto alla giustizia sportiva dando un contributo fondamentale. Pero' non dobbiamo commettere l'errore di far passare un atto normale come atto eccezionale''.

Ronconi, Udc e consigliere alla provincia di Perugia, propone di investire Farina del ruolo di testimonial dell'Umbria onesta. Nelle prossime ore invece Prandelli telefonera' al difensore, ma non per dirgli che spazio gli riserva nella difesa azzurra. Date e particolari del suo arrivo a Coverciano (''se e' il caso, fara' anche un allenamento con noi'', e' quanto filtra dal Club Italia) si vedranno.

Intanto ''e' gia' un segnale forte per lo sport'', le parole di Gigi Simoni, allenatore del Gubbio. Eppure lui, Simone, insiste a dire di essere uno normale che ha fatto una cosa normale.
 

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