Barbara Isidori

E’terminata in tarda serata la riunione fiume del Consiglio Federale in merito ai prossimi campionati professionistici. Alla fine nulla di nuovo sotto il sole. O comunque nulla che già non e circolasse già da tempo nell’aria. Questo significa che per il Perugia rimane aperta la possibilità di essere ripescato in Prima Divisione.

Possibilità che però è legata solo ad una condizione. Quella della sopravvivenza delle altre squadre. Un possibile passaggio dalla serie D alla Seconda Divisione e da questa alla Prima è strettamente connessa, così ha riferito Macalli, all’unica condizione che non si raggiunga il numero di 76 squadre. Una soluzione che sembra la via di mezzo tra la chiusura definiva alla possibilità di ripescaggio, così come era stato comunque ventilato, e il futuro progetto della riforma della Lega Pro con 60 squadre suddivise in tre gironi.

Una via di mezzo che a sua volta sembra connessa alla grave crisi societaria che sta interessando svariate società di Lega Pro che durante l’estate saranno destinate a sparire per mancanza di fondi. Una riforma che appare quindi inevitabile.
A tal proposito questo è quello che si legge nel comunicato ufficiale emesso dalla FIGC: “Ferma restando, in caso di non completamento degli organici, la titolarità della vincitrice dei play off della Serie D a partecipare al Campionato di Seconda Divisione, si procederà a ripescaggi soltanto qualora le squadre ammesse ai campionati di Prima e Seconda Divisione risultassero in numero inferiore a 76 e limitatamente al raggiungimento di tale numero”. E quindi occorrerà che questa estate “saltino” più di 15 squadre per dare il via ai ripescaggi: il posto di 14 squadre (90 meno 76), infatti, non verrà rimpiazzato, mentre l’eventuale quindicesima esclusa sarà sostituita dalla vincitrice dei play-off di serie D.

Altro punto preso in esame nel corso del Consiglio Federale sono le fideiussioni necessarie per le iscrizioni ai prossimi campionati professionistici. Ci vorranno 800 mila l’euro per l’iscrizione in serie B, 600 mila euro per la Prima Divisione e 300 mila per la Seconda. Cifre quindi rilevanti per tutte le categorie.

Per quanto riguarda invece la composizione dei gironi di Prima e Seconda Divisione resta qualche perplessità e indecisione che sarà analizzata nel corso delle prossime settimane. Insomma resta tutto ancora un po’ avvolto nella nebbia anche se sembra quasi certa la possibilità per il Grifo di essere ripescato in C1. Il presidente Damaschi si recherà a Roma lunedì prossimo per capire le condizioni di un eventuale iscrizione.

Nel corso del CDA in programma nel tardo pomeriggio di oggi presso lo studio del notaio Biavati la società biancorossa cercherà anche, oltre agli altri punti all’ordine del giorno, nel vedere le reali possibilità del club per sopportare un eventuale campionato in Prima Divisione.

 

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