di Giorgio Cremaschi

Sono appassionato da sempre di uno degli sport più belli e egualitari, che tutti possono praticare ovunque, senza distinzioni di classe, uno sport che non ha barriere. 
Uno sport che a livello professionistico è stato rovinato da troppi soldi, affari speculazioni, Borsa, stadi privati, multinazionali e dalla spregiudicatezza dei suoi dirigenti. 
Oggi il calcio è preda delle mostruosità del capitalismo finanziario, con la particolare cialtroneria del capitalismo italiono. Per questo oggi  il calcio è marcio, dalle sponsorizzazioni dei mondiali in Qatar alle plusvalenze del nostro campionato. 
Come era scritto in uno striscione di tifosi inglesi, il calcio è stato creato dal povero e rubato dal ricco. 
Noi che lo amiamo davvero dovremmo pretendere che il calcio torni ad essere uno sport di popolo. In fondo anche il calcio, come tutta la nostra società, può essere salvato solo dalla lotta di classe contro il dominio dei ricchi.

Fonte: Facebook.com/profile.php?id=100008988816453

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