BRUXELLES - Far emergere un "Patto sociale sulla crescita": questo uno dei temi chiave per la sinistra europea secondo il presidente della Regione Umbria e primo vicepresidente del Comitato delle Regioni Ue Catiuscia Marini, oggi a Bruxelles per una riunione congiunta del gruppo dei socialisti del Comitato delle Regioni e dell'Europarlamento.

Secondo Marini "la politica eccessivamente rigorista e l'austerita'" degli anni della crisi "si e' tradotta in una forte riduzione delle politiche sociali (infanzia, trasporto pubblico, ambiente, famiglie), cioe' la rete della coesione sociale". Per questo "come sinistra europea dobbiamo rimettere al centro" della politica europea "il tema della crescita sostenibile ma anche della coesione sociale".

Misure e istanze dei territori possono essere avanzate attraverso il Comitato delle Regioni Ue e "raccolte dagli eurodeputati socialisti, per influire su una diversa politica economica europea" afferma Marini, che torna a battere sul tasto della "flessibilita' nell'ambito del cofinanziamento dei fondi strutturali", che "per molte regioni sono l'unico strumento per sostenere investimenti sul territorio".

Comuni e regioni, che "in alcuni casi in Italia hanno perso anche il 40% di investimenti pubblici fra 2008 e 2013" secondo la governatrice dell' Umbria "hanno bisogno di una spesa pubblica di qualita': istruzione, formazione, opere pubbliche, infrastrutture, energia, ambiente, dove noi abbiamo particolarmente bisogno di far ripartire gli investimenti, soprattutto pubblici".

Alla riunione del Comitato delle Regioni a Torino focus su lavoro

Sara' il tema occupazione a tenere banco alla riunione dell'ufficio di presidenza del Comitato delle Regioni Ue, ospitata a Torino dal sindaco Piero Fassino il prossimo 12 settembre. Ad annunciarlo e' la presidente della Regione Umbria e primo vicepresidente del Comitato delle Regioni Catiuscia Marini, a margine della riunione a Bruxelles dei socialisti del Comitato delle Regioni Ue e dell'Europarlamento.

L'incontro piemontese "sara' tutto dedicato al tema dell'occupazione, grande questione dell'Europa e di alcuni paesi piu' di altri, come l'Italia" spiega Marini. "Il senso delle tavole rotonde prima e della proposta di dichiarazione finale di Torino poi, sara' quello di mettere l'accento sul ruolo centrale di citta' e regioni" e in questo senso "servono politiche Ue che si confrontino non solo con le autorita' nazionali, ma anche locali". 

Secondo la presidente dell'Umbria "crescita e occupazione possono legarsi alle opportunita' dell'economia verde, sviluppo sostenibile, investimenti pubblici verdi, efficienza energetica e reti energetiche, i temi ambientali della ricerca e dell'innovazione compatibile con lo sviluppo verde, al cuore della strategia Europa 2020". 

Nel messaggio di Torino, destinato al prossimo vertice Ue di ottobre, il Comitato delle Regioni Ue puntera' anche sul pacchetto di 300 miliardi promesso dal presidente eletto della Commissione Ue, Jean Claude Juncker, per far ripartire l'economia. "Come insieme di misure d'investimento nell'ambito delle diverse politiche europee, il pacchetto ha bisogno di avere anche come destinatari finali regioni ed enti locali, perche' possa avere un impatto il piu' possibile omogeneo sui territori e sui cittadini" conclude Marini.

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