di Gino Goti

Il denominatore comune è 10 (TEN) le varianti sono: prodotti da assaggiare, birre per brindare, panettoni per festeggiare, distillati con cui perdersi, libri da seguire, “puros” per ritrovarsi, paste da assaporare, vini per sognare, luoghi da gustare, chef da cui farci conquistare, oli per condire.....

In questa ultima classifica, stilata da Luca Turner, manager in aziende automobilistiche ma con una enorme passione e competenza nel mondo dell'enogastronomia, figura anche un olio umbro. E' quello del frantoio Giovanni Batta: un dolce agogia dei Colli del Trasimeno che ha conquistato il gusto di Turner perché “si tratta di un olio che arricchisce senza sconvolgere, che emoziona e che denota la passione e il sacrificio del produttore”. Medaglia d'oro e primo posto nella speciale classifica dei “Top Ten” : Frantoio Quattrociocchi (abruzzese), medaglia d'argento e secondo posto: Frantoio Batta (umbro), terzo e medaglia di bronzo Frantoio Oleario F.lli Galantino (pugliese). “Questi dieci frantoi identificati e segnalati – dice ancora Turner – rappresentano un microcosmo di produttori, di persone, di cultivar di olivo che ben sintetizzano la ricchezza del nostro paese”. Alle spalle del...podio: l'olio siciliano, veneto, laziale, toscano, ligure, calabrese. Anche nelle altre classifiche, stilate da esperti e appassionati dei vari settori, figurano aziende e prodotti umbri a dimostrazione che le “eccellenze” proposte dall'Umbria ottengono considerazione, fiducia e gradimento da chi apprezza  qualità ,  serietà  e  bontà.

Condividi