ROMA - Italia seconda solo alla Francia, tra i Paesi europei, per il numero di banche del latte materno, prezioso aiuto per bimbi nati prematuri, in particolare se con difetti congeniti, per le sue caratteristiche nutrizionali.
 

Attualmente ce ne sono 186 nell'Unione Europea e, di queste, 36 in Francia, 27 in Italia, 17 in Gran Bretagna, 17 in Finlandia, 10 in Germania, 7 in Spagna. Nel nostro Paese, notevoli le differenze regionali: 6 sono le banche presenti in Toscana, la regione piu' virtuosa; 3 in Puglia, Sicilia ed Emilia Romagna; 2 in Friuli Venezia Giulia, Veneto e Piemonte; una in Trentino Alto Adige, Lazio, Abruzzo e Calabria. Nessuna in Campania, Sardegna, Basilicata, Umbria, Marche, Liguria, Val D'Aosta e Molise.

 

"Il latte umano ha superiorita' rispetto a quelli formulati, perche' consente una risposta migliore alle infezioni, una diminuzione della durata dei ricoveri, migliore digeribilita' e maggior tolleranza", spiega Antonella Diamanti, responsabile Unita' operativa nutrizione artificiale dell'Ospedale Bambino Gesu', unica banca del Lazio, che, dal 1989 ad oggi, ha raccolto quasi 7000 litri di latte donato da circa 800 donatrici. La donazione, in qualsiasi caso, deve essere non a scopo di lucro e gratuita. E' quanto specificano anche le linee guida per la raccolta, appena pubblicate sul sito del ministero della Salute.

 

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