Da uomo di centro e d'opposizione per quasi una intera legislatura in un attimo si trasforma in un perfetto ed allineato politico di destra.

Prima critica le scelte nazionali del suo ormai ex partito, l'Udc; poi, sull'onda della competizione con l'ex podestà Bartolini, inaugura il "Centro Assisano di documentazione sulla Giornata del ricordo", per ricordare, testualmente "una barbarie come quella delle foibe".

A parte il giudizio controverso e comunque di condanna che la Storia ha ormai certificato su quella orrenda strage, stupisce come le istituzioni assisane possano ricordare con tale ardore solo alcune tipo di stragi.

Mai una parola è stata spesa, infatti, in memoria del giorno della ricorrenza della strage delle Fosse Ardeatine, o per il 25 aprile, data della Liberazione dal nazifascismo; mai una chiara e totale adesione alla Marcia della Pace, e nemmeno un accenno di memento per una data importante come la Giornata della Memoria avvenuta pochi giorni fa (il 27 gennaio) per ricordare la immane tragedia della Shoah.

Tutto questo ci testimonia il grado dei due contendenti di centro destra, il loro senso della Storia, la loro ottusa visione del mondo, il loro menefreghismo per tutte le tragedie umane.

Stupisce vieppiù la sudditanza del prode Lunghi, disposto evidentemente a tutto pur di far piacere al suo nuovo capetto Ricci.

Assisi merita molto di meglio e presto lo avrà.

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