I rapporti intercorsi fra Gabriele D’Annunzio e l’Umbria costituiscono a tutt’oggi una pagina trascurata, che attende ancora di essere scritta.
Tuttavia il legame, intenso e fecondo sotto il profilo culturale, risulta ben evidente dalla lettura di alcuni sonetti del ciclo “Le città del silenzio”. Con tale immagine il poeta ha voluto indicare i centri della vita feudale e signorile dell’Italia di mezzo: la Romagna, la Toscana, e per l’appunto l’Umbria. Sono le città che conservano, nella loro muta contemplazione,  splendidi ricordi del passato, ma che paiono travolte di fronte all’avanzare della rumorosa civiltà delle macchine.

 

Fra queste, la “maschia Peroscia”, di cui si auspica il ridestarsi del Grifo e del Leone; Assisi immersa nella sua pace profonda, che suggerisce la lotta di Francesco contro i demoni; Spoleto con la sua Rocca ghibellina, Gubbio che spande in tutto il mondo l’arte della ceramica, e ancora Spello, Montefalco, Narni, Todi, Orvieto. Questa straordinaria cavalcata fra simboli e memorie sarà ripercorsa dal prof. Giovanni Zavarella, studioso di letteratura italiana e critico d’arte, nella conferenza Gabriele D’Annunzio, l’Umbria e "Le città del silenzio" che si terrà nella sede dell’Associazione Porta Santa Susanna (via Tornetta 7, di fianco al Parcheggio Pellini) venerdì 15 febbraio alle ore 21.
Al termine dell’incontro il consueto momento conviviale.
L’ingresso è libero, tutti sono cordialmente invitati.

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