PERUGIA - Un vino ''bio'', prodotto senza solforosa e, soprattutto, privo di residui chimici e pesticidi, e' il ''biglietto da visita'' di un'agricoltura ecosostenibile e a basso impatto ambientale. In un dibattito svoltosi stamani presso lo stand dell'Umbria al Vinitaly 2011 di Verona, al quale hanno preso parte l'assessore all'agricoltura della Regione Umbria, Fernanda Cecchini, il presidente dell'Associazione Italiana dell'Agricoltura Biologica Vizioli ed alcuni produttori, Moretti, Grilli e De Filippo, il valore di un modo di produrre che rispetta la terra, le tradizioni, la salute e il futuro benessere delle giovani generazioni e' stato sottolineato con forza come elemento caratterizzante di una regione, come l'Umbria, che ha fatto della ''green economy'' e dell'ecosostenibilita' una bandiera della sua azione.

Lo riferisce un comunicato della Regione. In Umbria - e' stato ricordato - ci sono 34 mila ettari dedicati al biologico, e l'agricoltura ''bio'', lungi dall'essere considerata un ''elemento accessorio'' dell'economia agricola, e' in realta' un punto di riferimento costante, sia per i suoi significati culturali ed ecologici, che per il positivo riscontro offerto dai consumatori, i quali in tempi di crisi ne hanno sensibilmente fatto aumentare il fatturato.

E c'e' poi il vino, un vino - hanno sottolineato i produttori -, la cui qualita' e' cresciuta notevolmente e sta incontrando il favore del mercato, sia di fascia alta che media. La Regione - ha detto l'assessore regionale - e' vicina al biologico e ai produttori che s'impegnano in questo settore, e, sostenendo il mondo del vino, dedica e dedichera' al vino biologico sempre piu' attenzione, come esempio di un'agricoltura amica dell'ambiente e importante presidio per la tutela e la conservazione del territorio.

''L'agricoltura deve tornare al centro dell'agenda politica nazionale - ha detto l'assessore -, al centro degli interessi del paese''. A questo proposito l'assessore regionale all'agricoltura ha riferito di essersi incontrata per la prima volta ieri, a margine della cerimonia d'inaugurazione di ''Vinitaly 2011'', con il neoministro dell'agricoltura Saverio Romano, e di aver riscontrato nel ministro una positiva volonta' di confronto con le Regioni, oltreche' una consonanza con le linee d'indirizzo sugli ''Ogm'' espressa dalla Conferenza degli Assessori regionali all'agricoltura: una posizione, questa del ministro, che coincide - ha detto l'assessore umbro - con quella delle Regioni in materia di salvaguardia delle specificita' e delle ''vocazioni'' dell'agricoltura italiana.

Indicazioni sono venute dall'assessore all'agricoltura anche per quanto riguarda la partecipazione dell'Umbria a Vinitaly 2012: ''il prossimo anno - ha detto - dovremo fare in modo di non parlare soltanto di vino (ed olio), ma d'inserire nella manifestazione momenti coordinati di promozione delle nostre eccellenze e dei nostri territori: l'Umbria al Vinitaly deve si' rappresentare una vetrina del vino, ma anche dei prodotti agroalimentari e della cucina territoriale, in una chiave di promozione complessiva dell'immagine dell'Umbria''.

Presso lo stand umbro al ''Sol'', la sezione fieristica dedicata all'olio, si e' tenuta stamani la presentazione della guida delle Aziende Agricole e dei Frantoi associati alla Strada dell'Olio Dop Umbria, dal titolo ''Luoghi, personaggi e audaci imprese''. I visitatori dello stand possono in questi giorni partecipare al concorso ''Io ci metto l'olio'', che mette in palio un week end in Umbria per due persone in occasione di Frantoi Aperti, che si terra' nei fine settimana compresi fra il 29 ottobre e l'8 dicembre prossimi.
 

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