PERUGIA - Il problema della gestione dei rischi in agricoltura e' stato al centro di un convegno che si e' svolto oggi, presso la facolta' di agraria dell'Universita' di Perugia, al quale hanno preso parte tutti i soggetti interessati al settore.

Con la nuova impostazione della politica agricola comunitaria relativa al disaccoppiamento, infatti, il reddito delle imprese agricole - si legge in un comunicato di Palazzo Donini - e' sottoposto non solo al rischio delle calamita' naturali, ma anche a quello dell'eccessiva ed incontrollabile volatilita' dei prezzi di mercato.

''A questo proposito, pero' - ha detto l'assessore regionale all'Agricoltura Fernanda Cecchini, che ha aperto i lavori del convegno - va evidenziata la possibilita' di gestione dei principali rischi tramite l'utilizzo degli strumenti di copertura agevolati quali le polizze assicurative. C'e' la necessita' ormai della diffusione di questo strumento quale stabilizzatore del reddito aziendale. In Italia il mercato delle assicurazioni agevolate in agricoltura, che fino a qualche tempo fa consentiva di 'immunizzarsi' esclusivamente contro il pericolo grandine, ora vede l'offerta di strumenti che ampliano le tipologie di rischio assicurabili''.

Questa impostazione traspare anche nelle recenti proposte avanzate dalla Commissione Europea per la prossima riforma della politica agricola comunitaria. Nei giorni scorsi si sono tenuti alcuni incontri tra le Regioni e il ministero dell'Agricoltura per l'elaborazione di una proposta italiana e quindi per valutare i diversi aspetti contenuti nel documento europeo.

Le Regioni, in aggiunta, hanno evidenziato la necessita' di nuovi strumenti a livello comunitario, oltre le assicurazioni agevolate, per la gestione delle crisi di mercato anche attraverso la costituzione di un fondo finanziato dalla Comunita' europea in grado di intervenire nelle situazioni di crisi, affiancato eventualmente da strumenti assicurativi.

Un altro aspetto toccato dall'assessore Cecchini nel suo intervento e' quello relativo agli strumenti ed alle fonti finanziarie che regolano questo settore. ''In pratica - ha spiegato -, mentre fino a qualche anno fa prevaleva il finanziamento pubblico a danno avvenuto a causa di una calamita', ma solo parzialmente e con tempi lunghissimi, il sistema dell'assicurazione consente di agire preventivamente ed i risarcimenti vengono di norma pagati entro dicembre dello stesso anno in cui si e' verificata la calamita'. Il problema del triennio 2010-2012 deriva dal decreto ministeriale che ha previsto una disponibilita' per l'Italia di 70 milioni di euro annui per i contributi alle assicurazioni invece dei 120 milioni previsti dalla Finanziaria''.

''La farraginosita' ed i ritardi registrati nel 2010 relativamente alle procedure definite a livello nazionale - ha concluso l'assessore Cecchini - sollecitano una modifica del decreto che regola i procedimenti tecnico-amministrativi per l'erogazione sia nel caso che l'agricoltore abbia stipulato polizze assicurative agevolate in forma singola o collettiva tramite i Consorzi di Difesa''.

A questo proposito, nel novembre scorso e' stato costituito un apposito gruppo di lavoro formato da rappresentanti regionali, tra cui l'Umbria, e ministero per elaborare una bozza di nuovo decreto che regolarizzi il nuovo procedimento a partire dalla formulazione della domanda unica di pagamento e contestualmente consentire agli agricoltori di accedere piu' semplicemente e tempestivamente agli aiuti.
 

Condividi