PERUGIA - ''Anche nel 2010 abbiamo svolto una importante azione nel settore agroalimentare, dando risposte puntuali e certe al mondo agricolo ed alle sue associazioni'': lo ha detto il commissario straordinario dell'Arusia, Agenzia regionale per lo sviluppo e l'innovazione in agricoltura, Adolfo Orsini, nel tradizionale appuntamento di fine-inizio anno con i giornalisti.

Nel corso della conferenza stampa ha tracciato un bilancio dell'attivita' dell'agenzia, attualmente in attesa del processo di riforma (allo studio della giunta regionale), che dovra' ridisegnare e ridefinire attivita' e competenze finora svolte. ''Pur se 'sotto riforma' - ha detto Orsini - possiamo affermare di aver dato vita ad una serie di significative azioni innovative, sia in termini di assistenza tecnica alle imprese nei vari comparti, sia per quanto riguarda l'avanzamento degli strumenti informatici per 'sburocratizzare' e snellire le procedure per i finanziamenti. Anche per il nuovo anno, in attesa del compimento della riforma, le imprese agricole continueranno a trovare nell'agenzia un punto di riferimento, capace di dare risposte efficaci e tempestive, in un momento in cui l'agricoltura sta attraversando un momento di grande difficolta'''.

Tra le novita' del 2010 - ha detto Orsini, secondo quanto riferisce la Regione in un comunicato - c'e' perfino un nuovo vino, un ''muffato'' frutto di un esperimento di ''vendemmia tardiva'', che l'Agenzia ha contribuito a far nascere nella cantina sperimentale di Orvieto, e che a marzo verra' presentato ufficialmente alla stampa. ''Insomma - ha concluso Orsini -, nonostante un personale che negli ultimi quattro anni si e' praticamente dimezzato, abbiamo prodotto una grande mole di lavoro''.


SCHEDA/AGRICOLTURA: I SETTORI DI INTERVENTO DELL'ARUSIA Piano di sviluppo rurale, informatizzazione, assistenza e sperimentazione in agricoltura, servizio fitopatologico: questi i settori d'intervento dell'Arusia nel 2010. Sono stati illustrati dal commissario straordinario Adolfo Orsini, sulla base di un ''promemoria'' consegnato oggi alla stampa.
Piano di Sviluppo Rurale. L'Arusia - e' detto nel ''promemoria'' - ha gestito alcune misure del Piano di sviluppo rurale, il principale strumento a sostegno dell'integrazione e dell'innovazione. I problemi creati nell'istruttoria e quindi nella liquidazione dei finanziamenti da una diversa metodologia dell'organismo pagatore sono stati superati, permettendo di recuperare i ritardi accumulati nell'evasione delle domande. In questa ottica, e' stata anticipata al mese di dicembre 2009 l'apertura dei bandi regionali, che si chiuderanno il 31 marzo 2010; e' stata avviata una semplificazione amministrativa,che snellisce la mole di cartaceo da presentare, grazie anche alla maggiore informatizzazione attraverso il Siar (Sistema Informativo Agricolo Regionale), le cui potenzialita' si stanno rivelando molto utili a snellire l'iter burocratico connesso al Psr. ''Arusia'' ha ottenuto da Agea le banche-dati, in formato utile per l'istruttoria delle domande di aiuto presentate non solo per l'anno 2010, ma anche per 2008 e 2009, campagne per le quali, ancora nel mese di maggio 2010, non si era provveduto alla elaborazione delle graduatorie e all'emissione di elenchi di liquidazione. A giugno 2010, Arusia ha provveduto ad approvare 26 graduatorie per varie annualita': la somma totale delle spettanze agli agricoltori umbri sfiora i 40 milioni di euro. A partire dal mese di luglio 2010, Arusia ha potuto avviare l'istruttoria delle domande, pervenendo alla emissione di alcuni elenchi di liquidazione per altri 30 milioni di euro circa. Il ''promemoria'' sottolinea l'imponente lavoro istruttorio legato alle pratiche della ''Misura 121'' (Ammodernamento delle aziende agricole), che ha portato alla gestione di circa 700 domande e alla approvazione di piani di investimento per circa 131 milioni di euro, cui corrisponde un contributo totale pari a circa 54 milioni di euro.
Informatizzazione. L'Agenzia ha curato lo sviluppo e la manutenzione del proprio sistema informativo, sviluppando le procedure informatiche necessarie, e la gestione del proprio sito web (www.arusia.umbria.it). In tale contesto e' ricompreso il Siar (Sistema informativo agricolo regionale), le cui procedure sono utilizzabili on-line dagli utenti pubblici e privati a cio' abilitati. Un'altra esigenza a cui si e' dato corso e' stata la ''dematerializzazione'' dell'Albo Regionale delle Aziende Biologiche e una prima definizione del sistema per la gestione delle informazioni georeferenziate per l'analisi del patrimonio agricolo regionale dell'Umbria.
Vitivinicoltura. Nella vitivinicoltura sono in corso attivita' volte alla caratterizzazione e valorizzazione di vitigni locali, con particolare riferimento al pecorino di Norcia, al moscato di Nocera, all'uva cornetta e si sta avviando il recupero di alcune varieta' tradizionali dell'Alto Tevere. Le attivita' di campo sono integrate da prove di microvinificazione condotte presso la cantina sperimentale di Orvieto, in collaborazione con il Centro Servizi per la vitivinicoltura. Da segnalare l'avvio di un programma di sperimentazione sulla produzione di vino muffato, prodotto caratteristico del comprensorio orvietano, volto alla definizione di un processo innovativo di elaborazione delle uve, al fine di ottenere le muffe nobili, responsabili della peculiarita' del prodotto.
Frutticoltura e cerealicoltura. Prosegue il programma di valutazione e caratterizzazione della Pesca di Montecorona, i cui risultati, presentati in un convengo svolto nel mese di agosto, si preannunciano interessanti circa la possibilita' di rilanciare la coltivazione di questa varieta' tradizionale dei territori umbri. Rispetto alla cerealicoltura sono state condotte, come da molti anni si sta facendo, prove di confronto su diverse varieta' di grano tenero e duro, orzo, finalizzate alla scelta di quelle piu' idonee alla coltivazione nella nostra Regione, per caratteristiche qualitative e di resistenza alle patologie.
Zootecnia. E' stato confermato l'impegno sul fronte della zootecnia, in modo particolare nel settore in cui ha svolto la sua attivita' in questi anni, volto allo sviluppo dell'allevamento all'aperto di Suini Umbria. A seguito dell'importante lavoro svolto negli anni passati, che ha consentito la selezione del suino ibrido umbro e la messa a punto di un Manuale per l'allevamento all'aperto, varie aziende si sono indirizzate verso questa tipologia di allevamento, chiedendo di entrare a far parte della filiera promossa dall'Arusia. La filiera viene realizzata dalla soc. Agr. Consortile Suino Umbria Allevato all'Aperto Sua.
Biodiversita'. In tale ambito e' stata avviata una sperimentazione sin dal 2006, congiuntamente con Syngenta e con l'Universita' di Perugia, volta a realizzare delle fasce di terreno a lato di piu' ampi spazi di coltura in cui favorire lo sviluppo di insetti pronubi. E' stato constatato, infatti, che la presenza di tali insetti determina un migliore sviluppo, qualitativo e quantitativo, delle colture limitrofe.
 

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