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PERUGIA - Il risanamento delle acque del Clitunno e il miglioramento della qualità ambientale del reticolo del fiume costituiscono lo scopo del Protocollo d’Intesa firmato stamani in Provincia. Firmatari dell’accordo gli assessori all’ambiente della Regione dell’Umbria e della Provincia di Perugia, Lamberto Bottini e Sauro Cristofani, i Sindaci dei Comuni di Foligno Manlio Marini, di Trevi Giuliano Nalli, di Campello sul Clitunno Paolo Pacifici, di Bevagna Enrico Bastioli, il Presidente dell’Ambito Territoriale Ottimale 3 Fausto Libori, il Direttore di l’Arpa Umbria Svedo Piccioni e il Presidente del Consorzio della Bonificazione Umbra Ugo Giannantoni. L’accordo prevede una serie di azioni concrete e fra loro coordinate in grado di garantire efficacemente il risanamento e il miglioramento della qualità ambientale del reticolo del fiume, anche attraverso sistemi di controllo e repressione degli illeciti con sanzioni sugli scarichi non a norma. Il territorio interessato dal Protocollo presenta una elevata criticità ambientale a causa di insediamenti industriali, carichi inquinanti di origine agricola, forte pressione insediativa, scarichi civili e industriali. Situazione che si era aggravata a seguito dell’incidente del 25 novembre 2006 presso l’oleificio ‘Umbra Olii’ di Campello. La condizione generalizzata di degrado relativa al quadro ambientale del fiume e dei suoi affluenti è stata confermata da uno studio di Arpa Umbria. “L’evento negativo verificatosi – ha commentato Sauro Cristofani – è stata l’occasione per uno studio analitico e puntuale di Arpa realizzato con metodo scientifico che offre un quadro preciso di salute dei fiumi e tutti gli strumenti per intervenire. Un modello che si può ripetere per altre situazioni. Questo protocollo non vuole essere repressivo, ma vuole prendere atto della saluto di salute del fiume e attivare azioni per la sua salvaguardia e per il controllo del territorio. Un quadro a 360° che ci permette di intervenire e dare le risposte necessarie”. Per Lamberto Bottini anche il Clitunno va inserito nel recente Piano di Tutela della Acque della Regione dell’Umbria che fotografa la stato di salute di fiumi e di laghi. Uno stato di salute, per l’Assessore regionale, sufficiente se non buono. “E’ necessario ragionare - ha sottolineato Bottini – da un lato sulle autorizzazioni e i prelievi dall’altro sui carichi di inquinamento, prodotti chimici, scarichi industriali, depuratori. La salute delle acque dipende da tantissimi fattori. Per il Clitunno si tratta di rilanciare un impegno per la valorizzazione delle sue capacità attrattive, cercando di non scinderlo dall’aspetto della tutela. Non possiamo non intervenire sulla rete fognaria del territorio, sul sedime di fondo del fiume che va rimosso, la realizzazione della pista (quasi una fascia di rispetto che permette di contenere eventuali scarichi inquinanti). E’ necessario condividere la destinazione delle risorse e concentrare gli sforzi: l’Umbria deve rappresentare il luogo dove le acque rivestono un ruolo significativo perché le trattiamo bene”. Tra gli obiettivi del protocollo: l’adeguamento delle reti fognarie e depurazione acque reflue, realizzazione di una pista lungo il fiume per la manutenzione dell’alveo e realizzazione di una fascia verde di rispetto, riqualificazione dei sistemi ambientali e paesistici e dei sistemi insediativi afferenti ai corridoi fluviali, educazione all’uso sostenibile delle risorse idriche, azione di risanamento con rimozione dei rifiuti isolidi prodotti per ripulire gli argini, controlli sugli attingimenti, coordinamento delle politiche urbanistiche ed insediative dei territori comunali coinvolti e rimozione delle strutture e recinzioni di carattere abusivo immediatamente a ridosso del fiume e possono inquinare. Condividi