cicioni.jpg
PERUGIA - La Rete delle Donne Umbre chiama alla mobilitazione per il presidio davanti al Tribunale di Perugia di domani, giovedì 19 giugno ore 9.00, dove si svolgerà la prima udienza del dibattimento per il femminicidio di Barbara Cicioni. Come per l’occasione dell’udienza preliminare di marzo, la Rete delle Donne sceglie nuovamente lo strumento del presidio sotto il tribunale per manifestare tutto il dolore e la rabbia per il femminicidio di Barbara, per tutte le donne che ogni giorno vengono annientate all’interno della famiglia di stampo patriarcale che si rivela essere il luogo più lesivo per l’integrità psicofisica della donna. “Scenderemo tutte in piazza – sta scritto in una nota - perché la donna torni ad essere soggetto di diritto, libera nella vita e libera di scegliere; perchè i media e la politica non possano più prendere a pretesto la violenza sulle donne per parlare di ordine pubblico, emergenza sicurezza, immigrazione”. Per la prima volta, anche in Italia, il 18 marzo 2008 in occasione dell’udienza preliminare per l’uccisione di Barbara Cicioni , in un’aula di tribunale si è parlato di femminicidio ovvero di tutte quelle pratiche sociali e culturali che annientano la donna in quanto appartenente al genere femminile. Il fatto che in Italia, oltre al lavoro di legittimazione sociale del concetto di femminicidio, il dibattito si sia spostato in concreto in un aula di tribunale con la costituzione di associazioni di donne come parte civile al processo è senza dubbio il frutto di un percorso fatto di una pratica politica quotidiana e all’esperienza di donne in costante relazione tra loro, che nel corso di anni sono state in grado di elaborare e produrre un pensiero differente sui tanti volti delle violenze contro le donne che si verificano con una sequenza impressionante anche nella nostra regione. Condividi