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di Luca Spaccini Da che mondo è mondo, perlomeno industrializzato, il lunedi mattina è piuttosto dura riprendere il via. Quando poi si scende alla fermata sotto casa per prendere l'autobus e ci si rende conto che il vecchio 36 o il 12 non ci sono più e che al loro posto ci sono linee nuove contrassegnate da lettere e con tragitti e orari diversi può diventare un problema; non tutti possono disporre di tempo da sprecare per recarsi alla fermata in anticipo sperando di beccare l'orario e l'autobus giusti. E' vero, nei giorni passati molti quotidiani locali hanno riportato schemi delle nuove linee e a volte anche la frequenza dei mezzi, ma in una situazione di totale rivoluzione del trasporto pubblico, l'informazione, ritengo, avrebbe avuto bisogno di una capillarità assoluta; l'invio di una semplice cartolina con l'indicazione di accedere ai siti di Comune e Apm o di recarsi presso circoscrizioni e casottini Apm per raccogliere informazioni non è assolutamente efficace, sia perchè non tutti possono accedere al web o spostarsi agevolmente, gli anziani, per esempio, sia perchè alla fine queste fonti di informazione si sono rivelate inefficienti. Questa mattina accedere al sito dell'Apm è piuttosto difficile, intasato com'è dalle numerose visite, ai casottini dell'Apm ci sono file lunghissime di gente che chiede informazioni e, cosa ancora più grave, non sono disponibili gli stampati con orari e percorsi della linee. Ma come si fa a non prevedere che quasi la totalità dei cittadini correrà per prima cosa a prendersi un orario delle nuove linee? Quanti ne sono stati stampati, qualche centinaio? Non sarebbe stato meglio e più tranquillizzante per la popolazione spedire a casa una copia di questi libretti, così che una persona avrebbe avuto la possibilità di studiarselo con calma? A bordo dei mezzi una buona metà dei passeggeri ha tentato la fortuna; i commenti più sentiti sono: "Ma questo che giro fa?" - "Boh, da qualche parte arriverà" - "Ma adesso per tornà giù quale devo pijà?" - "Ma non ci arriva più a Piazza Italia?" Che in ogni cambiamento di questa portata siamo prevedibili dei disagi è normale, ma che si vada quasi a volerli amplificare, non mi sembra molto normale. Il nostro assessore Chianella sembra che abbia toppato una volta ancora, lasciando una città in preda alla disinformazione e al caos. Parlando con alcuni esponenti del Comune, del Pd e sentendo le dichiarazioni dello stesso Chianella, mi sembra che puntino tutte nella stessa direzione:"Prima per arrivare la Policlinico da qui ci volevano 36 minuti, ora ce vogliono 10" - "Da Via dei Filosofi non si poteva arrivare direttamente al Silvestrini, ora c'è un autobus diretto". Ma ci dobbiamo andare per forza tutti all'ospedale? Non mi interessa se metti due pullman in più per il Silvestrini e mi dilati i tempi di percorrenza di altre tratte. Scusa Chianella ma non ci siamo. Stamani ho sentito qualcuno che ti paragonava a Totila. Condividi