Resti umani a Monte Tezio/ E’ parricidio, fermato il presunto assassino

PERUGIA - Un fermo per omicidio e' stato eseguito dai carabinieri nell'ambito delle indagini sui resti umani trovati il 19 dicembre scorso sul monte Tezio, nella zona di Perugia. Ha riguardato un uomo accusato di avere ucciso il padre. Lo hanno riferito gli inquirenti in un incontro tenuto questa sera presso la procura della Repubblica del capoluogo umbro. L'indagine e' comunque ancora in corso. Per il fermato e' stato ipotizzato anche il reato di soppressione di cadavere.
Il fermo ha riguardato Antonio Leandri, 53 anni, accusato di aver ucciso il padre Olinto, ottantottenne. A carico dell'uomo - hanno riferito gli inquirenti - sono emersi ''gravissimi indizi''.
Dall'indagine e' emerso che l'omicidio sarebbe stato compiuto a Perugia negli ultimi giorni di novembre. I resti della vittima sono stati quindi trovati il 19 dicembre scorso in un'area di addestramento per cani da caccia al cinghiale nella zona del Monte Tezio. Su di essi e' ancora in corso l'autopsia e la vittima e' stata identificata anche in base all'esame del Dna.
Negli accertamenti sono impegnati i carabinieri del reparto provinciale di Perugia e quelli del Ris. Oggi una lunga perquisizione e' stata compiuta nell'abitazione di Antonio Leandri.
Il magistrato che coordina l'inchiesta, Claudio Cicchella, ha parlato di ''vicenda complessa'', spiegando come siano ancora da comprendere le ragioni dell'omicidio. Il magistrato ha quindi espresso compiacimento per il lavoro svolto dai carabinieri.

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