Montedoglio/ Si muove la Federconsumatori: denuncia querela per i responsabili

PERUGIA - La Federconsumatori di Perugia alla luce di quanto sta emergendo sulla questione della diga di Montedoglio ha incaricato i legali della propria consulta coordinati dall’avvocato Doretta Bracci di esaminare la questione ed ha deciso di agire in tre direzioni:
A) Visto il rischio che le popolazioni della Toscana e dell’Umbria hanno seriamente corso ha causa del “ cedimento e della fuoriuscita dell’acqua” presenterà denuncia querela alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Arezzo e presso il Tribunale di Perugia per disastro colposo,inondazione,danneggiamento da inondazione,e omissione di cautele o difese contro i disastri;
B) Esposto alla Procura della Repubblica della Corte dei Conti dell’Umbria relativamente al dispendio di soldi pubblici per la condotta che doveva portare l’acqua da Montedoglio al Lago Trasimeno e che a causa del disastro rimarrà per anni inutilizzata;
C) Assistenza a tutti i Cittadini e Imprese per ottenere in tempi celeri il risarcimento di tutti i danni subiti e subendi. Ci si può rivolgere ai nostri sportelli di Città di Castello o di Trestina o telefonare per appuntamento al numero 075-5069838 (dalle ore 9 alle ore 12.30) scrivendo a federconsumatori.perugia@umbria.cgil.it o sms 331 2817881

Giovedì
06/01/11
15:17
"Visto il rischio che le popolazioni della Toscana e dell’Umbria hanno seriamente corso ha causa del cedimento" i miei più sentiti complimenti per il gravissimo errore grammaticale...
speriamo che gli atti giudiziari annunciati siano stati scritti da qualcuno che, almeno, ha fatto le elementari...
quanto pagano la federconsumatori e i legali della sua consulta... per questa pubblicità?
forza umbrialeft!!
L.
Giovedì
06/01/11
15:44
L'errore grammaticale contenuto nella nota di Federconsumatori è stato corretto dalla Redazione, alla quale era sfuggito. Crediamo, comunque, che sia dovuto a distrazione e non certo ad una scarsa conoscenza delle regole grammaticali da parte dei dirigenti dell'associazione di tutela dei consumatori, quindi scusabile soprattutto in considerazione del fatto che sovente chi si dà da fare nell'interesse collettivo ha poco tempo a disposizione per agire.