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La Azienda sanitaria di Perugia ha pubblicato un avviso interno, per conferire un incarico di struttura semplice dipartimentale per il Servizio Consultoriale nel distretto del perugino, che appare vistosamente discriminatorio, oltre che illegittimo. L’avviso reca una clausola chiaramente discriminatoria che limita la partecipazione solo ai dirigenti medici di quella disciplina in servizio presso il distretto del perugino. Si impedisce così di partecipare a tutti gli altri dirigenti dell’Azienda in possesso dei requisiti di legge secondo quanto previsto dal art. 28 ccnl 2000. Ci domandiamo che razza di avviso interno sia, se è limitato solo ad uno dei quattro distretti dell’azienda. L’Azienda non ha inoltre esplicitato alcuna motivazione che possa giustificare l’esclusione dei professionisti dell’Azienda operanti negli altri territori. Questa scelta oltre a discriminare i dirigenti medici in possesso dei titoli, ed operanti in altri distretti della medesima azienda, potrebbe produrre un danno ai cittadini perché impedisce che si possa scegliere il professionista migliore per quell’incarico. E questo è previsto anche dal regolamento aziendale della USL 2 che esplicitamente prevede la scelta delle migliori professionalità. La FP CGIL chiede all’Azienda, in assenza di concrete, esplicite ed esaurienti motivazioni di correggere l’avviso e consentire la partecipazione a tutti i dirigenti aventi titolo. Non sono accettabili avvisi interni discriminatori. Gli avvisi interni sono dell’Azienda. O ci dobbiamo aspettare avvisi interni di piano, di corridoio, di camera…...? La segretaria Generale regionale FP CGIL Vanda Scarpelli Condividi