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PERUGIA - Entra in una fase decisiva l'inchiesta sugli appalti per i grandi eventi della Procura di Perugia: al rientro dalle ferie i pubblici ministeri titolari del fascicolo, Sergio Sottani e Alessia Tavarnesi attenderanno gli esiti degli ultimi accertamenti affidati al Ros dei Carabinieri e alla Guardia di Finanza e poi, secondo quanto si apprende, potrebbero chiudere almeno alcuni filoni dell'inchiesta, inviando al Gip le richieste. Prima di fare ulteriori passi, pero', i magistrati attendono gli esiti degli accertamenti relativi alla seconda lista Anemone, emersa dall'esame del computer del suo commercialista Stefano Gazzani. Un centinaio di nomi con accanto vie e riferimenti a lavori fatti dal costruttore al centro dell'indagine sulla cricca degli appalti. Poche pero' le cifre, a differenza del primo elenco emerso dal computer di Daniele Anemone, il fratello di Diego. Per questo i pm Sergio Sottani e Alessia Tavernesi hanno chiesto agli investigatori di approfondire gli accertamenti. Per rintracciare la contabilita' legata alla nuova lista. I primi risultati saranno esaminati in un vertice dei magistrati in programma questa settimana alla ripresa dell'attivita'. I magistrati dovranno anche valutare la situazione legata al presidente del Consiglio di Stato Pasquale De Lise. Da approfondire gli aspetti legati al versamento di 250 mila euro trovato sul conto corrente dell'ex presidente del Tar del Lazio. Soldi che il magistrato ha spiegato essere frutto della vendita di un appartamento. Su questo punto gli accertamenti sono pero' ancora in corso e non e' escluso che gli inquirenti possano sentire lo stesso De Lise il quale si e' gia' detto disponibile a presentarsi a Perugia. Ma nei prossimi giorni altri appuntamenti attendono l'inchiesta perugina. Il gip Massimo Ricciarelli dovra' infatti pronunciarsi sulla richiesta dei pm di prorogare di sei mesi l'indagine sugli appalti per per i Grandi eventi. In particolare il troncone iniziale dell'indagine avviata dalla procura di Firenze e poi trasferita a Perugia per competenza in seguito al coinvolgimento dell'allora procuratore aggiunto di Roma Achille Toro (la cui posizione a Perugia sembra aggravarsi). Attesa poi per l'esame da parte della Camera della richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti dell'ex ministro Pietro Lunardi. Condividi