TODI - Mezzo chilo di hascisc diviso in cinque panetti, che le analisi dei carabinieri hanno accertato essere di ottima qualita' e che sarebbe servito a confezionare 1.000 dosi: lo hanno gettato via le due persone che, inseguite dai carabinieri nelle campagne fra Deruta e Marsciano, sono riuscite a fuggire nei campi abbandonando la vettura su cui viaggiavano. I militari, che hanno recuperato lo stupefacente, ritengono di aver individuato uno dei due: un 26enne marocchino che da anni vive nel centro storico di Todi, noto alle forze di polizia. E' stato arrestato per spaccio.
I carabinieri della stazione derutese - si apprende oggi - lo hanno anche denunciato per simulazione di reato, avendo loro dichiarato che la Peugeot 106 abbandonata nelle campagne marscianesi, nella notte tra martedi' e mercoledi' scorso al posto di blocco dei militari, gli era stata rubata a Perugia alcuni giorni prima di quell'episodio. Un racconto che non ha convinto ne' i militari ne' il magistrato di turno: ora il giovane maghrebino e' in carcere a Capanne. Nel corso delle perquisizioni fatte per rintracciare i due fuggitivi (indagini ancora in corso), in un'abitazione di Todi i carabinieri hanno trovato alcune dosi di hascisc e di Mdma (ecstasy in polvere): le aveva con se' il fratello del marocchino arrestato. Per questo e' stato denunciato.
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