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Sono andate migliorando nel corso della giornata le condizioni dei due carabinieri accoltellati ieri pomeriggio a Terni da un uomo che, alla richiesta di mostrare i documenti, aveva reagito colpendo i due componenti della pattuglia con vari fendenti. Uno dei due militari aveva reagito prima con un manganello e poi con tre colpi di pistola, uccidendo l'uomo. Quella della reazione dei militari ad una aggressione violenta ed inaspettata è la ricostruzione che sembra prendere sempre più corpo dagli accertamenti della procura di Terni, che nelle ultime 24 ore ha ricostruito (con il procuratore, Fausto Cardella, ed il pm inquirente, Elisabetta Massini) i contorni della vicenda con sempre maggiori dettagli. Ieri, intorno alle 3, la pattuglia dell'Arma composta da Giovanni Bastianini, capopattuglia, e da Sandro Bartolucci stava svolgendo controlli nella zona nord-ovest di Terni, nei pressi dell'aviosuperficie. Vedendo passare un uomo su un motorino 50, senza targa, gli hanno intimato l'alt: il ciclomotore però si è allontanato. Poco più in là, in strada Caproni, zona in aperta campagna con numerosi campi e orti, lo hanno raggiunto e bloccato. Il capopattuglia è sceso dall'auto ed ha chiesto all'uomo i documenti, ma lui - Livio Tassini, 34 anni, residente a Borgo Rivo - ha estratto un coltello ed ha cominciato a menare fendenti, rotolando con il militare, raggiunto da coltellate ad una mano ed all'addome, in un vicino fosso. Il secondo carabiniere è intervenuto in soccorso del collega, venendo colpito anch'egli da fendenti alle gambe: così, in un primo momento, ha cercato di neutralizzare l'aggressore con il manganello in dotazione, poi ha sparato. Tassini, che nel frattempo aveva lanciato lontano il coltello (un serramanico di 15 centimetri, ritrovato ieri sera in mezzo ai cespugli dagli inquirenti), è stato colpito a una gamba e all'addome, morendo sul colpo. I due carabinieri sono stati entrambi sottoposti ad intervento chirurgico nell'ospedale di Terni: il più grave, Bastianini, è ancora in rianimazione, ma dopo i problemi respiratori della nottata si è ripreso e nel pomeriggio ha visto, seppur brevemente, famigliari e colleghi. In chirurgia è ricoverato Bartolucci, con ferite di minore entità: nel tardo pomeriggio ha parlato anche per pochi minuti con il magistrato inquirente. Condividi