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Sette minorenni di età compresa tra gli otto e gli undici anni, tra i quali una ragazzina e un bambino di origine straniera, tutti residenti a Terni, sono stati identificati dalla polizia come presunti responsabili, in due distinte occasioni, di incendio e danneggiamento, furto aggravato e violazione di domicilio, tutti atti compiuti ai danni di una scuola primaria, la "Teofoli" di Campomicciolo. Sono bambini che vivono in famiglie che il questore, Domenico Gregori, ha definito ''normali'', con i genitori non separati, che lavorano, ma per le quali sono stati ora attivati i servizi sociali, per percorsi di sostegno all'infanzia. I particolari dell'operazione sono stati illustrati stamani, in una conferenza stampa, dal questore, dal dirigente della squadra mobile, Marco Chiacchiera, e dall'ispettore superiore dell'Ufficio minori, Emilio Ribiscini. Lo scorso 15 giugno agenti della volante e vigili del fuoco erano intervenuti nella scuola a seguito di un incendio. Spente le fiamme, che avevano causato gravi danni, gli agenti avevano trovato estintori manomessi, scritte offensive su alcune lavagne, cartelloni didattici distrutti. Da testimonianze raccolte sul posto, gli agenti avevano accertato che, subito dopo l'incendio, dalla scuola erano stati visti fuggire due ragazzini di circa 10 o 11 anni. Qualche tempo prima inoltre una mano anonima aveva vergato su un muro "a fuoco la scuola". I vandali erano entrati nella scuola passando da una finestra con gli infissi rotti. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore della repubblica presso il tribunale per i minorenni di Perugia Giovanni Rossi, avevano consentito alla polizia di individuare i due autori, che avevano ammesso la loro responsabilità per gli atti vandalici precisando di averli programmati da tempo. Nel corso delle indagini, però, gli investigatori erano venuti a conoscenza di un altro episodio e cioè di un furto compiuto, nella stessa scuola, nei cassetti di quattro cattedre per complessivi 164 euro, conservati per piccole spese didattiche. Gli accertamenti svolti hanno consentito agli agenti di individuarne i presunti responsabili, risultati essere un ragazzino già coinvolto negli atti vandalici, una ragazzina e altri quattro adolescenti entrati nella scuola sempre dalla stessa finestra. I minorenni, interrogati ala presenza dei genitori, hanno tutti ammesso le proprie responsabilità aggiungendo che con il denaro rubato hanno comprato gelati in un chiosco di via Mola di Bernardo e carte da gioco ''yu-gi-oh'' in un'edicola vicino alla scuola. Per la loro età gli autori non sono imputabili ma la magistratura ha disposto nei loro confronti e delle loro famiglie l'apertura di procedimenti di sostegno all'infanzia con l'attivazione dei servizi sociali. I genitori dovranno risarcire i danni causati alla scuola. La stima è ancora in corso, ma sarebbe una cifra piuttosto consistente. Ai poliziotti che li "interrogavano" non hanno saputo chiarire se sia trattato di una bravata, di una "vendetta" per un brutto voto o di un modo per festeggiare la fine dell'anno. Ma hanno ammesso che ci pensavano da un bel po', tanto da nascondere l'accendino sotto una pietra, vicino alla panchina di un parco adiacente alla scuola, e recuperarlo poco prima del giorno "x". Condividi