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Redazione NAPOLI - I finanzieri del Comando Provinciale di Napoli, coordinati dalla Procura della Repubblica, stanno eseguendo, in varie località del territorio nazionale, arresti di alcuni dirigenti di Trenitalia spa e di imprenditori accusati di pilotare e turbare l'affidamento di gare di appalto indette dalla stessa Trenitalia, nonchè sequestri di aziende. Gli appalti illecitamente affidati, relativi alla manutenzione di carrozze e locomotori, ammontano ad oltre 10 milioni di euro e, in alcuni casi, è emerso che erano stati affidati con trattative private dirette e singole, in modo irregolare, a imprese riconducibili a parenti di uno dei dirigenti della società pubblica. Le ipotesi di reato sono l'associazione per delinquere finalizzata alla turbata libertà degli incanti, corruzione, riciclaggio e reimpiego dei proventi illeciti in attività economiche, mentre il valore delle aziende ammonta a circa sei milioni di euro. Un'organizzazione finalizzata a «pilotare in modo sistematico e seriale» gli appalti riguardanti Trenitalia spa in cambio di tangenti: questa l'accusa che i magistrati della Procura di Napoli muovono a carico di cinque persone - due ex dirigenti della società, licenziati di recente, e tre imprenditori - nei cui confronti è in corso di esecuzione da parte della Guardia di Finanza un'ordinanza di custodia cautelare. Lo apprende l'ANSA in ambienti investigativi. I provvedimenti sono stati disposti dal gip di Napoli Luigi Giordano, su richiesta dei pm Henry John Woodcock e Francesco Curcio. Dal sito dazebao.org Condividi