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COLLE DI NOCERA UMBRA - Il Comitato dei Lavoratori, in seguito all' insediamento del Tavolo Regionale istituito dalla Regione Umbria per vigilare sull'esecuzione dell'Accordo di Programma sottoscritto presso il Ministero delle Attivita' Produttive, ribadisce forti preoccupazioni su quello che sara' il futuro dello stabilimento produttivo di Colle di Nocera Umbra. In questi giorni le voci che si rincorrono riguardano l’interessamento da parte di alcune forze imprenditoriali per l'acquisizione del sito di Nocera Umbra; di per sé la notizia sembra positiva, ma nella manifestazione d'interesse non viene in alcun modo specificata la capacità rioccupazionale, provocando perplessità fra i lavoratori stessi preoccupati da una soluzione sul modello, ex Rapanelli , che ha di fatto lasciato senza lavoro oltre il 50% dei dipendenti con la promessa di una riassunzione a conversione avvenuta. In questa situazione inoltre la possibilità di una manipolazione delle riassunzioni in base a discriminazioni politiche, sindacali, fisiche e quant'altro è davvero considerevole e rende il lavoratore ancor più vulnerabile. Quello che chiediamo alle istituzioni Regionali è che vengano intensificate le sollecitazione presso il Ministero per le Attività Produttive affinchè nel nuovo bando per le manifestazioni d'interesse pubblicato a giorni ed ora al vaglio del Comitato di sorveglianza, vengano rimarcate con forza le capacità strategiche del sito di Nocera Umbra che rischia di essere penalizzato nei confronti del resto del gruppo Fabrianese dell' Antonio Merloni. Il Comitato dei Lavoratori nei giorni scorsi ha consegnato un documento alla Presidente della nostra Regione Catiuscia Marini e a tutti i membri del Consiglio Regionale, nel quale chiedeva di poter partecipare al Tavolo Regionale per la vertenza Merloni al fine di garantire la partecipazione democratica di tutti i lavoratori coinvolti nella vicenda, purtroppo il parere contrario delle Rappresentanze Sindacali, ha di fatto ostacolato la nostra richiesta; speriamo che le forze politiche ci permettano di contribuire alla risoluzione di questa dura crisi che stà mettendo in ginocchio l'economia del nostro territorio. Condividi