PERUGIA - “Abbiamo dimostrato che lo sciopero non è l'unico strumento per puntare l'attenzione sulle problematiche dei lavoratori”. Ubaldo Pascolini e Maurizio Molinari, rispettivamente segretario regionale Cisl Fp e segretario provinciale Uil Fpl, rivendicano il successo dell'iniziativa che, nella giornata di lunedì, ha visto oltre 150 partecipanti aderire alla mobilitazione che si è svolta presso l'atrio della Prefettura e della Provincia di Perugia, nel corso della quale sono stati distribuiti circa 4mila volantini. I due segretari sono stati ricevuti dal presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi, dal vice presidente Aviano Rossi e dal presidente del Consiglio regionale Eros Brega e dalla segreteria del prefetto. Le parti sociali hanno fatto presente la richiesta rivolta al Governo di modificare la manovra correttiva, così da renderla più equa nei confronti dei lavoratori. In particolare, Pascolini e Molinari hanno puntato l'attenzione sul ripristino della certezza degli impegni negoziali, già sottoscritti nel contratto di categoria 2008/2009, la difesa dei livelli occupazionali, la stabilizzazione del personale precario. In primo piano anche la tutela dell'aspetto previdenziale. Il presidente Guasticchi, in rappresentanza anche dell'Upi regionale del quale è presidente, ascoltate le rivendicazioni sindacali, ha assunto l'impegno a sostenere le azioni di sensibilizzazione rivolte al Governo per superare i disagi derivanti dalla manovra economica e per agevolare la sottoscrizione del nuovo modello contrattuale da parte dell'associazione degli enti. L'impegno di Rossi, invece, ha riguardato la semplificazione e la razionalizzazione della Provincia, nonché il definitivo superamento delle consulenze in favore di una piena valorizzazione delle professionalità esistenti. “Non si può mortificare – il commento di Brega – un settore indispensabile per assicurare i servizi ai cittadini, occorre invece difendere i livelli occupazionali per garantire la continuità delle prestazioni, valorizzare le professionalità e combattere il precariato”. Condividi