ROMA - Una corruzione ''radicata e diffusa' altera il mercato degli appalti, crea una ''una profonda e sleale alterazione'' della concorrenza che ''puo' contribuire ad annientare le imprese oneste costringendole ad uscire dal mercato''. Allarme lanciato dall'Autorita' di vigilanza sui contratti pubblici che, con la relazione annuale al Parlamento, denuncia anche il rischio che le norme del codice degli appalti possano essere in larga parte disapplicate per il ''sistematico ricorso a provvedimenti di natura emergenziale''. Come l'affidamento di appalti gestiti con ordinanze della Protezione Civile, dai ''grandi eventi'' (G8, mondiali di nuoto, celebrazioni per l'Unita' d'Italia...) al terremoto in Abruzzo, che registra una ''tendenza all'incremento'' ed ha toccato nel 2009 il picco piu' alto per numero (49 ordinanze) e spesa globale (3,94 miliardi). Un ''continuo riproporsi'' che fa cadere, rileva l'Autorita', i requisiti di eccezionalita' e imprevedibilita' necessari per giustificare poteri straordinari ed una deroga alle regole su procedure di gara a affidamenti. Una situazione che deriva da ''leggi dello Stato e non da semplici funzionari che si limitano ad applicarle'', ribatte pero' la Protezione Civile, che teme che si voglia trovare ''un capro espiatorio''. Preoccupano anche i ritardi per i pagamenti della pubblica amministrazione, che ha debiti che l'Autorita' stima in circa 37 miliardi di euro, e tempi per saldare i conti di lavori, servizi e forniture che vanno da un minimo di 92 giorni ad un massimo di 664. Una strozzatura che per il presidente dell'Autorita', Luigi Giampaolino, ha limitato gli effetti positivi, sul fronte di crisi economica e occupazione, di una domanda in crescita. Nel 2009, considerando le gare di appalto di importo superiore a 150mila euro, i contratti pubblici hanno raggiunto un importo di 79,4 miliardi di euro, pari al 6,6% del Pil, con un aumento del 4,8% (+2,6% in termini reali), ed un impatto positivo sull'occupazione ''dell'ordine di 32mila unita''' che possono salire a 50mila per un effetto di ''moltiplicazione sulla domanda interna''. Un trend positivo che e' confermato anche nel 2010, con un +11% nel primo trimestre. Quadro che emerge dalla relazione dell'Autorita' sul 2009, che Giampaolino ha presentato alla Camera. Soffermandosi sul tema di stretta attualita' dell'allarme legalita' e corruzione. Fenomeno che preoccupa un settore ''ancora una volta e con ciclicita' preoccupante investito con forza da simili eventi'', dice il presidente dell'Authority. Che chiede poteri e strumenti per intervenire. Mani legate? Oggi ''e' come se non avessimo proprio le mani'', dice Giampaolino. Condividi