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PERUGIA - ''La Provincia di Perugia crede nel Festival dei 2 Mondi ed ogni nuova edizione e', per il Festival dei 2 Mondi, una grande occasione per aggiornare lo stato reale dei livelli di dialogo culturale che le diverse arti realizzano nelle varie regioni del pianeta e per consentire al pubblico che si ritrova a Spoleto tra la fine di giugno e l'inizio di luglio di sostenere, con la propria presenza e il trasporto della propria partecipazione, l'equilibrio fra le culture, rilanciandolo con la forza dell'entusiasmo che si genera ad ogni spettacolo''. Lo ha detto il Presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi anticipando l'avvio della edizione 2010 del Festival, dal 18 al 4 luglio. Per il Presidente ''la Provincia ha sempre puntato sulla sua formula e perche' sa che nessuno scenario culturale futuro potra' mai fare a meno dell'appuntamento di Spoleto. Le difficolta' alle quali puo' andare incontro l'organizzazione spingeranno sempre la Provincia a essere un attento e deciso sostenitore di un'impresa culturale come quella del Festival. Poiche' lo scenario attuale e' connotato da incertezze e di difficolta', la Provincia rivolge un'attenzione vigile e premurosa alla creatura del maestro Menotti, sapendo che oggi essa e' guidata con senso di responsabilita' oltre che con indiscussa competenza artistica e che fra i soggetti che cooperano, nella Fondazione, intorno al Comune di Spoleto c'e' la concordia e lo spirito per affrontare i disagi finanziari. Nato, con Menotti, con uno spirito assolutamente positivo e disinteressato, il Festival ha mantenuto questa peculiarita', anche quando i ''Mondi'' sono diventati piu' numerosi e le culture, i popoli, si sono mossi per integrarsi e progredire''. Per Guasticchi ''nello storia dello spettacolo che inaugura la cinquantatreesima edizione, l'opera Gogo no eiko - Il sapore della gloria, di Hans Werner Henze, la lingua tedesca e quella giapponese sono rese funzionali, attraverso difficoltosissime traduzioni, alla ricerca di una sola espressivita', di una comune comunicativita'. E' un esempio quanto mai illuminante dei ''miracoli'' che l'arte puo' fare e del servizio ineguagliabile che il Festival dei Due Mondi rende all'unico, grande pianeta che abitiamo''. Condividi