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TERNI - ''La diffusione di denaro proveniente da profitti illeciti della mafia dietro societa' apparentemente legali e' un fenomeno preoccupante per il centro-nord Italia. Un nuovo fronte sul quale e' necessario lavorare per aggredire il patrimonio delle associazioni mafiose'': a dirlo e' stato oggi il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso agli studenti dell'istituto tecnico commerciale Cesi di Terni. L'incontro ha avuto come tema quello delle infiltrazioni mafiose e si e' svolto, nell'auditorium Falcone-Borsellino, nell'ambito delle iniziative previste in occasione del 18/o anniversario della strage di Capaci. ''Oggi, in un momento in cui sembra piu' importante la furbizia piuttosto che il valore dell'onesta, - ha detto Grasso - e' necessaria una nuova solidarieta' tra chi educa e chi produce legalita', perche' i giovani ci chiedono giuste rivendicazioni, ma il mondo degli adulti non sempre da' esempi corretti. Per questo ognuno deve fare la sua parte per contrastare comportamenti antisociali, perche' l'illegalita', come la mafia, e' un problema di tutti. Purtroppo pero' siamo ancora nell'Italia degli affari propri, e che affari, in un'Italia in cui si avverte una sensazione di grave crisi di legalita'''. Quanto alla nuova legge sulle intercetazioni telefoniche in discussione in Parlamento Grasso ha sottolineato che ''se sotto il profilo della mafia nuovi limiti non dovrebbero portare problemi alle indagini, nel caso di altri reati come l'estorsione e la corruzione in regioni come l'Umbria diventera' difficile dimostrate eventuali legami con organizzazioni criminali mafiose''. All'incontro ha partecipato anche il procuratore capo della Repubblica di Terni Fausto Cardella, anche lui in passato impegnato nella lotta alla mafia in Sicilia. Il magistrato ha sottolineato che in merito alle infiltrazioni mafiose in Umbria ''la situazione e' sotto controllo, ma il livello di attenzione rimane sempre alto''. Condividi