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Nei giorni scorsi si è tenuta, per iniziativa delle Rsu, l’assemblea del personale della Prefettura e della Questura di Perugia avente come ordine del giorno la situazione del personale con contratto a tempo determinato, contrattualizzato ed interinale, che lavora nelle due istituzioni. Il personale con contratto a tempo determinato ha in particolare evidenziato la realtà di chi per questa attività lavorativa ha investito, in termini affettivi e di risorse, tantissimo, tanto che alcuni lavorativi provengono da altre regioni ed hanno accettato il pendolarismo soprattutto in funzione della futura stabilizzazione. Tutti gli intervenuti ha espresso forte preoccupazione davanti alla prospettiva che dal 1° gennaio 2011 i precari vengano espulsi, con la conseguenza che, se non interverranno altri elementi, il lavoro da essi svolto andrà a gravare sul restante personale, tenuto conto anche delle situazioni di disagio nella quale già operano gli addetti agli uffici immigrazione. Il futuro dell’attività lavorativa in questo settore è preoccupante, perché il carico di lavoro allo sportello viene svolto quasi interamente da tale personale: in sua assenza, la situazione di forte disagio porterebbe alla quasi paralisi del servizio. Se venisse scelta la strada del ricorso ai lavoratori interinali, come ventilato in un incontro con il sottosegretario all’interno, Nitto Palma, si perderebbe tutta la preparazione del personale con contratto a tempo determinato e la formazione continua svolta in questo periodo di tempo. Per tale motivo l'assemblea ha richiesto l’intervento della dirigenza, delle forze sindacali e di quelle politiche al fine di rimuovere/risolvere gli impedimenti normativi che impediscono la stabilizzazione di questo personale. Condividi