presidio scuola.jpg
PERUGIA - Tra le tante fabbriche che rischiano di chiudere in questo periodo di crisi ce n'e' una meno visibile, ma forse ancor piu' importante. E' ''la fabbrica del futuro'', la scuola pubblica, vittima di un ''taglio epocale che riduce i diritti sociali delle famiglie e smantella il sistema pubblico dell'istruzione'': a denunciarlo e' la Flc Cgil dell'Umbria che stamani sotto una pioggia battente ha manifestato, insieme alle altre categorie del sindacato e alla confederazione, davanti all'Ufficio scolastico regionale di Perugia. ''I posti che la scuola umbra perdera' quest'anno equivalgono a quelli di una grande fabbrica - hanno spiegato Giuliana Renelli e Domenico Maida della Flc Cgil regionale e di Perugia - ma non ce ne accorgiamo, perche' i precari che vengono tagliati sono disgregati sul territorio per cui non c'e' un unico luogo fisico che chiude, ma tanti plessi scolastici che si impoveriscono''. Il sindacato - riferisce una nota della Cgil regionale - ha spiegato che se si concentrassero tutti i tagli della regione sulla citta' di Perugia e' come se chiudessero sei direzioni didattiche, per un totale di 313 posti persi solo tra i docenti (che arrivano a circa 500 con il personale Ata). Gli effetti della riforma sulle famiglie umbre - prosegue la nota della Cgil - sono gia' evidenti: aumentano le pluriclassi che salgono a ben 61 nella sola provincia di Perugia, mentre 39 sono le richieste di classi di tempo pieno nella scuola primaria, sempre in provincia di Perugia, alle quali non viene data risposta, ''nonostante il ministro - hanno sottolineato i sindacalisti - si sia speso per convincere tutti che saranno le famiglie a scegliere il tempo scuola per i loro figli''. Ma oltre alle 39 richieste di tempo pieno non accolte, c'e' l'ulteriore beffa del modello scuola a 30 ore, richiesto dalla totalita' delle famiglie, che si tradurra' invece in 27 ore (tanto consente l'organico) sia per le classi prime che per le seconde, con non poca difficolta' organizzativa per le famiglie. ''L'iniziativa di oggi e' una prima tappa nel percorso che la Cgil tutta intende portare avanti intensificando le iniziative di informazione e protesta - ha detto Vincenzo Sgalla, segretario generale della Cgil di Perugia, chiudendo il presidio - perche' da cittadini e da genitori sappiamo che questa battaglia a difesa della scuola pubblica appartiene a tutti''. Condividi