CITTA' DI CASTELLO - Tutto esaurito al Teatro degli Illuminati di Città di Castello per l’ultimo spettacolo della stagione di prosa, che si è chiusa con “La macchina del capo” di Marco Paolini: “L’interesse suscitato dal monologo di un grande interprete del teatro italiano è il congedo più giusto per un cartellone che ci ha riservato soddisfazioni” commenta l’assessore alle Politiche culturali Rossella Cestini, sottolineando come “la rinnovata collaborazione con il Teatro stabile dell’Umbria si sia rivelata un elemento di crescita qualitativa perché ha contributo a consolidare, e ad incrementare seppur lievemente, gli spettatori, in un momento di forte contrazione per tutto il circuito culturale”.
I numeri del borderò parlano di 2162 presenze nel 2010 contro le 2152 dell’anno precedente, che aveva in programma un appuntamento in più rispetto al cartellone appena concluso. Dal computo sono esclusi i due spettacoli collegati al Festival della Filosofia della Scienza “Le fiamme e la ragione“ di Corrado Augias e Piergiorgio Odifreddi e “Il sistema del mondo”.
La crisi ha determinato un aggiustamento negli abbonamenti passati da 146 a 140, flessione parzialmente compensata dall’aumento dei biglietti singoli. Campioni di incasso della stagione: Paolini e Paolo Poli con i suoi “Sillabari” ha aperto il cartellone, l’opera (Il Rigoletto) e il balletto (Spellbound Dance), rispetto al quale si è verificato un aumento importante di spettatori ( da 124 a 241).
La media della stagione è di 240 presenze a serata, un dato che per l’assessore Cestini “è stato determinato anche dal livello dei protagonisti che la stagione di prosa ha invitato: da Patrizia Villoresi a Ottavia Piccolo, da Gian Marco Tognazzi e Mariangela D’Abbraccio, con eventi in anteprima o in esclusiva. È significativo che il balletto ‘Le quattro stagioni’ sia stato presentato per la prima volta con l’esecuzione dal vivo della colonna sonora da parte dei Solisti di Perugia e che ‘La commedia di Candido’ ha avuto Città di Castello come unica data umbra”.
“Guardando al futuro, abbiamo intenzione di potenziare il rapporto tra scuole e teatro attraverso incontri che anticipano ed introducono agli spettacoli della stagione. In occasione de ‘Le nuvole di Aristofane’ e de ‘La commedia di Candido’ presso il liceo classico - spiega la Cestini – sono intervenuti docenti universitari per presentare agli studenti di tutti gli istituti superiori cittadini temi e contesto dello spettacolo che avrebbero visto a teatro. Il botteghino ci suggerisce di ripetere l’esperienza, perché sono aumentati i titolari di Carta Giovani che hanno usufruito delle agevolazioni”.
“Pensiamo che questi segnali vadano raccolti - conclude l’assessore - affinché, in un frangente di forti tagli alla spesa pubblica, la cultura non venga considerata alla stregua di un bene voluttuario ma un fattore di modernizzazione ad ampio raggio: per le sue ricadute economiche nel terziario e per la crescita complessiva della comunità. La stagione di prosa rappresenta un tassello importante di queste politiche, soprattutto laddove il teatro è ancora un luogo simbolico e quasi esclusivo di rappresentazione per i generi classici”.
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