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PERUGIA - Sara' il tribunale del riesame di Perugia ad occuparsi del ricorso presentato dai pm del capoluogo umbro contro la decisione del gip di negare tre nuovi arresti nell'ambito dell'inchiesta sugli appalti per i cosiddetti grandi eventi. La procura della repubblica aveva infatti chiesto provvedimenti di custodia cautelare in carcere per il commercialista Stefano Gazzani, l'architetto Angelo Zampolini e l' ex commissario dei mondiali di nuoto Claudio Rinaldi. L'udienza e' stata fissata per l'11 maggio prossimo. I provvedimenti restrittivi - secondo quanto scrivono oggi alcuni quotidiani - erano stati sollecitati dai pubblici ministeri in relazione al filone di inchiesta che riguarda una ingente somma di denaro depositata dall'architetto Zampolini su un conto corrente dal quale sono poi stati tratti assegni circolari utilizzati - secondo gli inquirenti - per l'acquisto di alcune abitazioni. Soldi che la procura di Perugia ritiene pero' riferibili a Diego Anemone, costruttore considerato una delle figure centrali dell'inchiesta sui grandi eventi. Nei confronti di Zampolini, Gazzani e Rinaldi la procura ha ipotizzato i reati di associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio e corruzione. Il gip Massimo Ricciarelli, respingendo la richiesta dei nuovi arresti, ha ritenuto che per questi episodi la competenza non sia degli uffici giudiziari di Perugia, essendo stati i presunti comportamenti illeciti commessi a Roma. Il gip ha quindi rimesso gli atti allo stesso pubblico ministero per valutare la necessita' di una loro trasmissione a Roma. I pm di Perugia hanno pero' fatto ricorso al tribunale del riesame sostenendo la propria competenza per il coinvolgimento dell'ex procuratore aggiunto di Roma Achille Toro. Intanto si è appreso che i pm stanno valutando anche la posizione di Diego Anemone in relazione alle accuse per le quali era stato chiesto l'arresto (non concesso dal gip) di Stefano Gazzani, Angelo Zampolini e Claudio Rinaldi. Gli inquirenti del capoluogo umbro ipotizzano infatti che il denaro depositato sul conto gestito da Zampolini fosse riferibile al costruttore al centro dell'inchiesta sugli appalti per i Grandi eventi. Nei confronti di Anemone non e' stato formulato comunque al momento alcun nuovo addebito. Condividi