PERUGIA - Chiudere la Basell di Terni? ''Una scelta dissennata'': non usa giri di parole, il vescovo di quella citta', monsignor Vincenzo Paglia, nel commentare la vertenza della fabbrica chimica ternana, alla vigilia dell'incontro con i vertici aziendali convocato per domani al ministero a Roma. Parlando con i giornalisti oggi pomeriggio a Perugia, monsignor Paglia ha ribadito che ''nessuno puo' permettersi di mettere al primo posto il proprio particolare interesse senza tenere conto ne' dei lavoratori ne' dello sviluppo di un'intera area''.
Per il presule ternano, comunque, in questa vertenza ''fa ben sperare la grande compattezza istituzionale dimostrata dalle istituzioni locali e da quelle nazionali. C'e' bisogno, in queste vicende, di un ritorno in campo della politica in tutte le sue articolazioni'', ha concluso Paglia.
La parole di Mons. Paglia trovano conferma nel consiglio provinciale di Terni che ha approvato oggi pomeriggio, in apertura di seduta, un ordine del giorno sulla crisi Basell, nel quale si ribadisce il no alla chiusura dello stabilimento. Proposto dal presidente dell'assemblea elettiva, Andrea Maurelli, l'ordine del giorno - riferisce una nota dell'ente - e' finalizzato a supportare l'azione delle istituzioni locali in vista del tavolo nazionale in programma per domani a Roma al ministero dell'Industria.
Il consiglio provinciale - si legge nel documento - "respinge con forza l'ipotesi di chiusura avanzata dall'azienda, impegna il presidente, Feliciano Polli, e l'assessore allo Sviluppo, Domenico Rosati, che rappresenteranno domani a Roma la Provincia, a rimarcare con decisione la posizione del consiglio provinciale''.
''Per quanto riguarda Basell - ha dichiarato l'assessore Rosati - stiamo vivendo una fase delicatissima nella quale si giocano i destini di un'azienda che e' fondamentale anche per altri siti collegati quali Meraklon e Treofan. Noi ci auguriamo - ha proseguito l'assessore - che la giornata di domani sia positiva e che si riesca ad uscire con una soluzione positiva per lo stabilimento ternano che consenta di proseguire la presenza di Basell sul territorio cosi' come gia' fatto in Francia e Germania''.
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