covarelli_22.jpg
Marco Casavecchia Non ce ne facciamo mancare una, eh? Adesso le rogne vengono fuori tutte, come i funghi dopo una giornata di sole. Indagato per evasione fiscale, il Presidente Covarelli, assomma guai a guai ed in mezzo a tutto questo putiferio, il Grifo rischia di rimetterci più di una penna. Tra scadenze imminenti, “querelle” da 14 milioni di euro (una bazzecola!), ipotesi contestata di frode fiscale al fine di evadere imposte e IVA, fallimento degli obiettivi sportivi, milioni di euro bruciati in due stagioni fallimentari, con il rischio di conseguenze devastanti sul piano personale e sportivo, il Presidente è sempre più solo e a fare terra bruciata intorno a sé, ci si è messo, in parte, anche lui. Il comitato d’onore che dovrebbe dargli una mano, sembra “nicchiare”, poco convinti che l’aiuto economico possa servire a qualcosa. Troviamo similitudini con quanto accadde ad Alessandro Gaucci nell’estate del 2005, troppo pesante e compromessa la situazione, allora, per poter pensare di risolverla con qualche manciata di milioni di euro. Purtroppo sappiamo tutti come è finita. Che piovesse ormai era noto da tempo, ma una bufera di simile portata credo la ipotizzassero in pochi. Intanto parte della tifoseria organizzata (gli Ingrifati) sta preparando un sit-in di protesta davanti alla sede del Perugia per oggi pomeriggio. È giusto che il popolo perugino si faccia sentire e cerchi chiarezza, in nome della propria passione calcistica. Speriamo serva a qualcosa; se non altro, a far capire, a chi di dovere, che la pazienza è finita da un pezzo, che la fiducia nei confronti della società e la disponibilità ad attendere una soluzione, anche da parte dei tifosi più comprensivi verso chi ci (ri)mette dei soldi suoi, affrontando le note difficoltà finanziarie, sono agli sgoccioli. Si parla di cordate in attesa dello sviluppo degli eventi (Fallimento? Cessione della società? Miracolose soluzioni economiche?). Qualche quotidiano ipotizza una cordata umbro-laziale. Lo stesso Covarelli parla di personaggi manovratori dietro le quinte, in attesa di poter trarre vantaggio dalle difficoltà in cui naviga la società. Di certo la colpa di tuttta questa situazione non è dei tifosi, i quali, come sempre invece, finiscono per scontare colpe non loro. Diamo atto a Covarelli di averci provato, e siamo mossi anche da un senso di comprensione nei suoi confronti, ma un po’ di autocritica e un lucido esame del fallimento del suo progetto, è il minimo che possa fare. Nel frattempo cominciano i saluti da parte dei giocatori. Il primo è Benassi, che si dice dispiaciuto di come son finite le cose, pensando a quello che poteva essere e non è stato, e si augura un futuro migliore per il Grifo, del quale lui non sarà, però, più protagonista. Ciao Max, e grazie di tutte le splendide parate che ci hai fatto vedere e di quelle che, spero, farai da qui a maggio. Magari il Perugia si caverà qualche altra soddisfazione nelle prossime partite e tu ne sarai stato l’artefice. Che ne diresti di fare un dispetto all’Arezzo e al Foligno? Magra consolazione, è vero, ma cos’altro ci resta? Buon grifo a tutti. Condividi