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PERUGIA - Dotare le aree industriali umbre di asili cosi' da essere piu' vicini alle esigenze delle lavoratrici e delle imprenditrici, garantire un'effettiva riqualificazione dei siti anche sotto il profilo sociale, favorendo una maggiore conciliazione tra lavoro e famiglia e anche una maggiore occupazione femminile ed una piu' alta natalita'. E' la proposta di Cna Impresa Donna Umbria che ha raccolto le esigenze e gli interessi delle donne imprenditrici e di molte lavoratrici alle prese con i problemi di conciliazione dell'impegno lavorativo e dei carichi familiari. Nelle aziende familiari, quindi di piccole dimensioni, il ruolo delle donne e' spesso piu' importante che nelle grandi aziende. Sarebbe necessario favorire il lavoro femminile creando non solo laddove possibile asili nido aziendali, ma anche servizi centralizzati di area, cosi' da contribuire anche in questo modo a favorire le pari opportunita' e la conciliazione dei tempi per i dipendenti di un'intera area produttiva e non di singole imprese. ''E' cosa nota che in Italia, e l'Umbria non e' da meno, ci sono troppe donne a casa, il 53%, secondo fonte OCSE. Adottare politiche sulla conciliazione lavoro e famiglia, investendo molto sui servizi legati alla prima infanzia - ha detto Cinzia Bugiantelli Presidente Cna Impresa Donna Umbria - significa incoraggiare molte donne ad intraprendere un percorso lavorativo, sicure di lasciare i propri figli in un posto accogliente e che abbia orari in linea con le necessita' lavorative. Le strutture esistenti sono quasi sempre distanti dalle aree produttive. Hanno orari rigidi e tempi d'apertura troppo brevi; in estate chiudono troppo presto rispetto alle aziende e i pochi asili nido a disposizione risultano molto costosi''. Condividi