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TERNI - L'amministrazione comunale e quella provinciale di Terni hanno fatto affiggere un manifesto in segno di solidarieta' con i lavoratori della Basell che domani mattina daranno vita ad una manifestazione in difesa del sito ternano della multinazionale. La protesta e' stata indetta dai sindacati nazionali di categoria dei chimici Cgil, Cisl e Uil. Questo il testo del manifesto delle due amministrazioni: ''5 marzo 2010. Terni si mobilita a fianco dei lavoratori Basell e per la salvaguardia del polo chimico ternano. Uniti per difendere l'occupazione, lo sviluppo, la dignita' del lavoro''. Da parte sua il presidente della Provinci, Feliciano Polli, ha ribadito stamani l'urgenza di aprire un tavolo con il governo ''per affrontare in modo concreto e risolutivo una vertenza che rischia di incidere gravemente sulla situazione economica e sociale del territorio ternano, gia' provato dalla crisi in atto''. Per il presidente - riferisce una nota della Provincia - ''e' assurdo compromettere le sorti di un pezzo fondamentale della chimica italiana, industrialmente sano, provocando devastanti ricadute in termini occupazionali. Occorre agire con la massima determinazione ed efficacia perche' la multinazionale americano-olandese mantenga il suo impegno sul territorio. E' necessaria una straordinaria unita' d'intenti da parte di tutti i soggetti istituzionali, sindacali, delle forze produttive e dell'intera citta'''. ''E' il momento - ha puntualizzato Polli - di produrre un grande sforzo, di adoperarsi fattivamente affinche', insieme ai posti di lavoro, si salvino le speranze di tante famiglie e con essi il presente e il futuro di Terni''. Sempre di oggi una dichiarazione dell'on. Laoluca Orlando, portavoce nazionale di Italia dei valori, che ha espresso la solidarietà ai lavoratori della Basell ex Polymer di Terni e ha annunciato che partecipera' alla manifestazione di domani indetta dai lavoratori. Orlando ha anche reso noto che l'Idv ''ha presentato un'interrogazione urgente al ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, affinche' intervenga tempestivamente e convochi un tavolo nazionale''. Obiettivo del tavolo - spiega Leoluca Orlando - dovrebbe essere quello di ''affrontare con l'azienda e con le rappresentanze di categoria e sindacali il problema del polo chimico ternano per scongiurare la chiusura dello stabilimento che getterebbe nella disperazione circa mille lavoratori e le loro famiglie''. ''E' grave ed inaccettabile - osserva l'esponente dell'Italia dei valori - che la multinazionale americana dismetta l'impianto di produzione di Terni, nonostante le ristrutturazioni e riduzioni di personaledello scorso anno proprio al fine di salvaguardare lo stabilimento ternano. Una scelta del genere metterebbe a serio rischio la sopravvivenza dell'intero polo chimico ternano con le ovvie ricadute sul sistema occupazionale della zona gia' sottoposta a dura prova'' spiega il portavoce di Idv. ''Lo stabilimento di Terni, con i suoi 9 milioni di euro nel 2009, e' il piu' produttivo d'Europa: e' impensabile alla luce di tutto questo far pagare un prezzo cosi' alto ai lavoratori'' conclude Orlando. Condividi