Gubbio/ Sempre più adesioni ai Distretti Rurali

GUBBIO - L’assessore Graziano Cappannelli interviene con un comunicato su Distretti Rurali: «Si amplia sempre più il numero degli enti che riconoscono la validità e le possibilità di sviluppo che il modello organizzativo del Distretto Rurale dell’Appennino Umbro–Marchigiano potrebbe offrire. Ora è la volta della Comunità Montana Umbria Nord che, come preannunciato in occasione della Mostra Mercato del Tartufo e della Patata di Pietralunga, con apposita delibera ha ufficializzato l’adesione e l’ingresso al comitato che si è fatto promotore di questo modello. Per inciso ha fatto richiesta di adesione anche il comune di Umbertide. A questo punto, dopo un percorso iniziato 3 anni fa che vede continue evoluzioni, manca l’ultimo tassello, il più importante, ossia il riconoscimento legislativo regionale. La Regione Marche sta discutendo in questi giorni la bozza di legge sul distretto che è stata predisposta. La nostra Regione non è a questo punto del tragitto anche se la Presidente Lorenzetti è informata della questione ed ha ricevuto tutta la documentazione. Capisco che in questa fase pre-elettorale molto delicata l’attenzione è più incentrata su altre questioni di natura politica, ma, siccome la crisi morde e non aspetta, siccome la stessa Presidente ha a più volte affermato pubblicamente che questa parte del territorio umbro è la più sofferente e che “la Regione farà la sua parte”, sarebbe auspicabile e apprezzabile che un’occhiatina a questo strumento di governo del territorio gli venga rivolta. Questo, perché credo che ci debba essere data l’opportunità di poter organizzare i nostri territori montani secondo le nostre esigenze, i nostri bisogni, le nostre potenzialità, le nostre peculiarità, in sostanza la possibilità di poter programmare il nostro sviluppo futuro. Così come da più parti si sente dire che è proprio nei momenti di crisi che emergono le opportunità e che bisogna innovarsi, reinventarsi mettersi in discussione e in gioco, così noi siamo pronti a farlo purchè ci venga fornito lo strumento normativo che ci permetta di attivarci.»