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Cgil Cisl Uil Terni La morte dell’operaio deceduto oggi alle Acciaierie di Terni ripropone l’ennesimo infortunio sul lavoro che pone in tutta la sua drammaticità il problema della “cultura della sicurezza” a cui nessuno può sottrarsi. Morire giovani di lavoro e per lavoro, getta nell’impotenza la comunità intera per il dolore e l’assoluta inspiegabilità della tragedia. La RSU e i lavoratori del sito hanno manifestato la loro indignazione attraverso uno sciopero immediato con presidio presso i cancelli. Non è sufficiente dire basta, occorre intervenire per determinare nuove e più concrete iniziative per puntare con più coraggio ad una scelta di innovazione e qualità dello sviluppo, che faccia del tema della tutela della salute una delle scelte strategiche del mondo del lavoro. Nelle aziende una diversa e maggiore consapevolezza dei lavoratori deve determinare un’organizzazione del lavoro e pratiche operative sempre più rispettose delle persone e della loro incolumità. La cultura della prevenzione e della sicurezza nei luoghi di lavoro deve tornare ad essere centrale nell’impegno collettivo per la crescita e lo sviluppo. Gli incidenti sul lavoro rappresentano un fenomeno insopportabile per le coscienze di ogni singola persona e come tale dev’essere debellato, a partire dalla consapevolezza diffusa di un ruolo più incisivo della formazione e informazione. Cgil Cisl Uil esprimono le più sentite condoglianze ai familiari della vittima così duramente colpiti da questo tragico evento. Ristabilire la cultura della salute nei luoghi di lavoro come vincolo per le imprese, può rappresentare un investimento e non un costo. Condividi