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di Daniele Bovi Ripubblichiamo l'articolo di Umbrialeft del 30 ottobre scorso a proposito della prima bozza di proposte (targata Pd) sull'istituzione, al Comune di Perugia, del registro dei testamenti biologici. La bozza infatti approderà domani mattina in Terza Commissione. La discussione sul testamento biologico, a quanto pare, si può aprire ufficialmente anche nel Consiglio comunale di Perugia. Da circa due settimane infatti circola negli uffici dei gruppi consiliari una bozza di proposta targata Partito democratico. Lunedì 19 ottobre inoltre, una delegazione dell’associazione Radicaliperugia.org, composta da Tommaso Ciacca, Amato J. de Paulis e Antonio Di Bartolomeo ha incontrato il sindaco Boccali. La discussione, a quanto riferiscono, è stata cordiale e positiva, ed ha toccato proprio il tema del testamento biologico, che i radicali perugini considerano prioritario e che era parte fondante del programma della lista civica Liberiamo Perugia. Boccali, secondo la truppa radicale, ha ricordato nell’incontro che nelle linee programmatiche della giunta è prevista l’introduzione del registro comunale per il testamento biologico. Lo stesso sindaco ha poi detto di aver già chiesto ai suoi collaboratori di studiare i modelli intrapresi già da molti comuni italiani, tra cui Firenze, Pisa e Bologna. Le linee principali di questa prima bozza targata Pd chiedono sostanzialmente quattro cose. La prima è la proposta di istituire, fatta salva ovviamente l’approvazione di una apposita norma nazionale (in Parlamento la questione è al momento alquanto delicata), “un registro di raccolta dei testamenti biologici o dichiarazioni anticipate di volontà”. Nel secondo punto si chiede che il registro sia riservato ai soli cittadini del Comune, e che abbia come finalità il consentire “l’iscrizione nominativa, mediante autodichiarazione, di tutti i cittadini che hanno redatto una dichiarazione anticipata di trattamento con indicazione del notaio rogante oppure del fiduciario e/o del depositario, allo scopo di garantire la certezza della data di presentazione e della fonte di provenienza”. Nel terzo punto si chiede l’elaborazione, come parte integrante dell’atto, di un apposito regolamento comunale per disciplinare la materia. Infine, nella bozza del Pd, si vorrebbe demandare al sindaco “l’adozione di successivi provvedimenti da assumersi nel più breve tempo possibile per l’organizzazione del registro e l’adozione delle singole e conseguenti modalità operative”. La discussione, sulla base di questa bozza, può iniziare. Condividi