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Rifondazione comunista sarà in piazza domani a Milano e parteciperà alla manifestazione che chiede la liberazione dei cinque cubani che dal 12 settembre 1998, sono detenuti negli Stati Uniti con condanne che vanno da 15 anni fino a un doppio ergastolo perché, a protezione del loro popolo, controllavano l’attività di gruppi paramilitari anticubani che dal territorio degli Stati Uniti pianificavano attentati terroristici contro Cuba. Come è stato riconosciuto anche da alte autorità militari statunitensi, che hanno testimoniato durante il processo, i Cinque cubani non hanno mai commesso atti di violenza, né sono mai entrati in possesso di documenti segreti che avrebbero potuto mettere in pericolo la sicurezza degli Stati Uniti, né hanno tentato di farlo. Il processo tenuto a Miami è stato ritenuto illegale dal Gruppo di Lavoro sulle Detenzioni Arbitrarie dell’ONU per come è stato condotto. Dieci Premi Nobel, Parlamenti esteri, singoli parlamentari di tutto il mondo, istituzioni internazionali, organizzazioni dei Diritti Umani, associazioni di giuristi e diverse migliaia di personalità hanno chiesto invano, prima alla Corte di Appello di Atlanta e poi al Tribunale Supremo degli Stati Uniti, la revisione di questo processo. Il Governo statunitense ha fatto di tutto perché questo caso passasse sotto silenzio. Infatti la revisione del processo, in una sede diversa da Miami, avrebbe potuto portare alla scoperta di connivenze, protezioni e sostegno ad azioni di terrorismo contro Cuba da parte dei vari Governi degli Stati Uniti. La comunità internazionale si sta ribellando contro un atto che è stato riconosciuto da più parti come illegittimo e non rispettoso dei principali e più elementari principi normativi. I cinque devono essere liberati e espulsi dagli Stati Uniti, e reimpatriati, come chiede Cuba da oltre 10 anni, visto che hanno solo svolto azioni di controspionaggio e non hanno commesso attentati o favorito azioni illegali. Condividi