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di claudio Torcolo, segretario del circolo del Prc di Ponte San Giovanni Nella drammatica situazione di crisi che il Paese sta attraversando, lontana ancora da una sua rapida conclusione, serve un salto di qualità nella comprensione e gestione dei diffusi problemi economici, materiali e psicologici dei cittadini. Questo è il punto di partenza della proposta avanzata dal capogruppo di Rifondazione comunista Stefano Vinti, per l’istituzione, anche in Umbria, del reddito sociale a favore di disoccupati, precari e inoccupati, che vede il suo iter iniziale nell’audizione della commissione consiliare di venerdì 9 ottobre ore 10.00, a Palazzo Cesaroni. La proposta prevede la destinazione di circa 7.000 euro annui ai soggetti appartenenti alle categorie sopra richiamate, oltre ad alcuni servizi a costi agevolati, alla condizione che i disoccupati siano residenti in Umbria da almeno due anni, iscritti ai Centri per l'impiego, (dimostrando così di cercare realmente un lavoro), avere un reddito precedente non superiore agli 8mila euro ed infine non aver maturato diritti alla pensione. Il circolo PRC di Ponte San Giovanni ritiene, infatti, che la proposta di reddito sociale, sia un modo concreto per rispondere (seppure in maniera parziale) ai problemi ed alle necessità di chi oggi non riesce a vivere dignitosamente e a costruirsi un futuro e, contemporaneamente, per favorire la stabilizzazione di chi subisce l’abuso di forme contrattuali atipiche e a scadenza. Basti considerare che l’Italia insieme alla Grecia è l’unico Stato europeo che non prevede questo tipo di misura sociale ma prevede solo, attraverso l’INPS, la cassa integrazione e il classico sussidio di disoccupazione solo per i dipendenti licenziati o per i dipendenti a termine che abbiano lavorato almeno nell’anno precedente. Tutti gli altri, che oggi rappresentano la maggioranza degli assunti, sono esclusi. La recente approvazione, nella Regione Lazio, di una legge sul reddito simile a quella lanciata da Rifondazione comunista dimostra che la volontà politica delle forze di maggioranza può e deve superare eventuali difficoltà di realizzazione del progetto, con azioni volte a colpire l’evasione, le speculazioni, ed agire concretamente a difesa della popolazione giovanile, di quella femminile (con particolare riferimento alle donne sole con figli a carico), degli anziani e degli immigrati. La regione Umbria, infatti, si trova in una situazione deteriore rispetto alle altre regioni del Centro- Italia, vedendo redditi e stipendi di molto inferiori rispetto alle analoghe entrate delle Regioni limitrofe, e necessita quindi, a maggior ragione, di interventi di sostegno al reddito. Per questo, già dalle prossime settimane il PRC sarà impegnato nelle piazze ad illustrare le caratteristiche di questa proposta e contemporaneamente pronto ad organizzare tutte quelle iniziative utili affinchè la proposta di legge sia al più presto approvata per dare una risposta concreta a tutti coloro che in questo momento sono in cerca di prima occupazione o messi al di fuori dei posti di lavoro. Il Circolo PRC di Ponte San Giovanni invita tutte le strutture del partito, gli iscritti, i simpatizzanti ad attivarsi e contribuire alla riuscita di queste iniziative. Condividi