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MESSINA - Sarebbero decine le persone salite sui tetti nel Messinese per salvarsi. Le loro abitazioni sarebbero allagate e invase da fango. Lo si apprende dai vigili del fuoco che stanno operando sul posto con due elicotteri decollati dalla base di Catania. Un terzo sta per arrivare in zona da Roma. Secondo la sala operativa della protezione civile regionale le frane e gli allagamenti provocati dal maltempo nel messinese avrebbe provocato almeno nove vittime e numerosi dispersi. La frazione di Giampilieri, a circa 20 chilometri a sud del capoluogo, è ancora isolata; alcuni abitanti sono stati soccorsi con l'elicottero della Protezione Civile che sta sorvolando la zona. Situazione critica anche a Scaletta Zanclea e Santo Stefano Briga. L'assessore alla Protezione Civile del Comune di Messina, Fortunato Romano, ha confermato all'ANSA che venti persone sono ricoverate in ospedale, mentre numerosi abitanti di Giampilieri, Scaletta Zanclea e Santo Stefano Briga risultano dispersi. Nella zona stanno affluendo squadre di soccorritori dell'esercito, dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile. Le frane e gli smottamenti hanno provocato inoltre la chiusura dell'autostrada A18 Messina- Catania e della strada statale 114. Secondo l'unità di crisi istituita presso la Prefettura di Messina sarebbero diverse le case crollate a cause delle frane e degli smottamenti tra Giampilieri, Scaletta Zanclea e Santo Stefano Briga. Le squadre dei soccorritori stanno scavando nel fango alla ricerca dei dispersi. Il traffico stradale e ferroviaria nella zona è interrotto; sul'autostrada A18 Catania-Messina viene consentito il transito solo ai mezzi di soccorso. Si tratta comunque di una disgrazia ampiamente annunciata visto che già l'alluvione del 25 ottobre del 2007 (vedi foto in pagina) aveva provocato danni enormi in quelle stesse zone, anche se fortunatamente allora non vi furono vittime. C’era dunque da attendersi il ripetersi del fenomeno anche perché nel frattempo nessun, né la Regione, né tanto meno il Comune, ha provveduto a mettere in sicurezza quei luoghi resi pericolosi a causa della loro situazione morfologica, alla quale si è andata ad aggiungere una cementificazione selvaggia ultraventennale, acuitasi in specie negli ultimi due anni, che li hanno resi drammaticamente simili a quelli già teatro di analoghe tragedie verificatesi in passato in Campania. Senza contare gli effetti degli incendi estivi, la maggior parte delle volte di origine dolosa, che si sono verificati puntualmente ogni anno e che hanno distrutto gran parte della vegetazione. FERITI ARRIVANO IN OSPEDALE DA MARE, UNA VENTINA I DISPERSI Negli ospedali di Messina i feriti per il maltempo arrivano via mare. E' il paradosso legato al traffico viario completamente bloccato che impedisce anche ai mezzi di soccorso di potere raggiungere le località dove devono operare. E' il sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca, a fare il "quadro drammatico della situazione". "Tutte le vie di collegamento sono bloccate - spiega - la città è isolata da Catania perché l'autostrada, la strada statale e la linea ferroviaria sono interrotte". "I malati e i feriti delle zone periferiche - rivela - li facciamo arrivare in un piccolo porticciolo e con mezzi navali sono trasportati nel porto di Messina e trasferiti negli ospedali". Per questo il sindaco di Messina lancia "un appello a medici, infermieri e volontari". "Se siete vicini alle zone del disastro - li invita Bazzanca - andate a soccorrere le persone che hanno bisogno che noi non possiamo ancora raggiungere". "Sono una ventina le persone disperse per il maltempo a Messina". Lo afferma il sindaco Giuseppe Buzzanca, sottolineando che "si sta lavorando anche con i cani per cercare di trovarli". "Siamo ancora isolati da Catania, i soccorsi sono venuti da Palermo e dalla Calabria - osserva Buzzanca - ma sui posti dove l'emergenza è maggiore, come la zona sud della città, si arriva soltanto a piedi e il traffico è completamente paralizzato". Il sindaco di Messina ha annunciato che tra poco convocherà "un altro vertice per vedere le iniziative da prendere nell'immediato, per evitare che possa succedere il peggio". CADUTI 230 MILLIMETRI PIOGGIA IN 3/4 ORE. ALMENO 20 I FERITI Sono almeno una ventina le persone rimaste ferite e già ricoverate negli ospedali della provincia di Messina, dopo l'ondata di maltempo che ha investito la Sicilia orientale. Un numero che è destinato ad aumentare in quanto vi sono dei comuni e delle frazioni che non sono ancora state raggiunte a causa delle frane e delle colate di fango. "La situazione è pesante - dice il vice capo del Dipartimento della Protezione Civile, Bernardo De Bernardinis - in alcune zone sono caduti anche 220/230 millimetri di pioggia in tre-quattro ore". De Bernardinis ha sottolineato che fin dalla serata di ieri, quando è stato intensificato l'allerta meteo emesso nel pomeriggio, il Dipartimento è rimasto in contatto con le prefetture di Messina, Catania e Palermo e nella notte un team di esperti del Dipartimento ha raggiunto il centro operativo in prefettura a Messina, per coordinare l'invio dei soccorsi dalle altre zone della Sicilia e delle altre regioni. Le situazioni più difficili, affermano al Dipartimento, sono quelle di Scaletta - dove i feriti sono stati portati via con una motovedetta delle Capitanerie di Porto perché l'univo modo per arrivare al paese era via mare - Molino e Giampilieri. In quest'ultimo comune si sono registrate diverse frane e anche un'esplosione di gpl che ha causato crolli. Ancora isolato, invece, Briga, in quanto i mezzi di soccorso non sono riusciti a farsi largo tra le colate di fango. FS, BLOCCATA LINEA TRA CATANIA E MESSINA La circolazione ferroviaria è sospesa da ieri sera fra Messina e Santa Teresa Riva, sulla linea che collega Catania e la Città dello Stretto. Lo afferma in una nota il gruppo Ferrovie dello Stato La forte ondata di maltempo che da ieri sta interessando la Sicilia ha causato smottamenti; i detriti hanno invaso i binari in più punti della linea ferroviaria. La contemporanea chiusura dell'autostrada e della strada statale 114 non consente a Trenitalia di attivare il servizio di autobus sostitutivi per i treni regionali. Per i viaggiatori dei treni a lunga percorrenza il trasferimento viene effettuato con bus tra Catania e Termini Imerese (Palermo). I tecnici di Rete ferroviaria italiana sono al lavoro per liberare la sede ferroviaria dai detriti e ripristinare la circolazione. Ferrovie dello Stato invita la clientela a non mettersi in viaggio se non è strettamente necessario. BERTOLASO IN PARTENZA PER LA SICILIA Il capo del Dipartimento della Protezione Civile, Guido Bertolaso, è in partenza per Messina per fare il punto della situazione con le autorità locali dopo l'ondata di maltempo che ha investito la provincia nel corso della notte. In Sicilia è già presente un team del Dipartimento e, prima di partire, Bertolaso ha tenuto una riunione operativa nella sede della Protezione Civile per mettere a punto gli interventi necessari per far fronte alla situazione. Condividi