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PERUGIA - Raccolta dati, analisi del contesto e attività conseguenti: in campo la metodologia del mancato incidente nel Convegno “Il comportamento organizzativo nella sicurezza” organizzato dallo Ial Cisl Umbria, Filca Cisl Umbria, Confapi e Apiform nel pomeriggio del 15 settembre a Perugia, a conclusione dei percorsi formativi previsti dal Fondo Interprofessionale FAPI Ponteggi. Consapevolezza, condivisione di attività e spirito di cooperazione per riuscire a portare la sicurezza nei luoghi di lavoro: in sintesi il prezioso e brillante apporto del professore ordinario di pedagogia generale all’Università di Lettere e Filosofia di Perugia, Gaetano Mollo, intervenuto sul tema assieme al segretario generale regionale Filca Cisl Umbria Osvaldo Cecconi, il responsabile territoriale Filca Cisl Mario Paolini, il direttore Confapi Guido Perosino, la consulente e formatrice nella gestione della sicurezza Lorena Rossi. Preziosa la testimonianza dell’operatore Filca Cisl Patrizio Pannacci, in platea insieme ad un folto gruppo di delegati della Filca, che, nel raccontare una testimonianza personale, ha spiegato ai giovani lavoratori presenti cosa vuol dire vedere un collega morire per lavorare. “L’importanza dell’iniziativa –ha fatto sapere la responsabile della progettazione Ial Cisl Umbria Patrizia Iorio- è stata quella di puntare i riflettori sulla Sicurezza a partire dall’approfondimento della procedura di analisi del mancato incidente come elemento strategico della prevenzione ai sensi del D. Lgs. 81/08, dove si realizza l’implementazione di sistema di gestione con azioni di miglioramento continuo, individuando responsabilità e ruoli in un’ottica di partecipazione. Un “approccio sistemico” in cui tutti i fattori della produzione interagiscono tra loro per una gestione per obiettivi” ed in cui andrebbe valorizzata la capacità del singolo di incidere nell’organizzazione stessa”. Condividi