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TERNI - Negli ultimi giorni – a parlare è Andrea Liberati, segretario di Legambiente Umbria - sono stato impegnato ad accompagnare la troupe di Ambiente Italia, la storica rubrica della TGR, a registrare i servizi per la promozione di Puliamo il Mondo, la più grande manifestazione di volontariato ambientale che Legambiente organizza per l'Italia, durante la quale i cittadini si prendono cura dei luoghi in cui vivono ripulendoli dai rifiuti abbandonati, un'azione allo stesso tempo concreta e simbolica per chiedere città più pulite e vivibili. Abbiamo accompagnato la troupe al cantiere della Terni-Rieti che attraversa la discarica TK-AST e davanti ai rottami incendiati della Ecorecuperi di Vascigliano di Stroncone, perché, Puliamo il Mondo, per i volontari di Legambiente, dura tutto l'anno e li impegna non solo a raccogliere i rifiuti abbandonati ma ad occuparsi di quei particolari “rifiuti” prodotti dalle nostre industrie che sotto forma di emissioni gassose, di reflui e di rifiuti solidi inquinano la nostra aria, la nostra acqua ed i nostri terreni; proprio come è accaduto per l'inquinamento da diossine a Stroncone e per le acque avvelenate dal cromo esavalente della discarica della Tyssen Krupp: una montagna di rifiuti siderurgici, che invece di essere bonificata è oggi attraversata da una galleria autostradale. Naturalmente Legambiente si occupa anche - continua Liberati - dei rifiuti prodotti nelle nostre città e nelle nostre case e lo fa promuovendo l'idea, che ormai credevamo unanimemente condivisa, che i rifiuti devono essere governati, gestiti, con l'obiettivo di ridurli, attraverso la riduzione alla fonte, il riutilizzo e il riciclaggio per risparmiare, rigenerare e ricavare nuove materie prime, risparmiando oltretutto energia ed inquinamento. A questo ci invitano e ci obbligano le leggi dell'Europa, le leggi nazionali ed in Umbria anche il Nuovo Piano Regionale Rifiuti. Questi obiettivi si possono raggiungere solo spingendo al massimo la raccolta differenziata seria; cioè la raccolta differenziata fatta con il sistema porta a porta, quella raccolta che, dopo un periodo di avviamento, costa meno e mantiene pulite le strade. Questo deve valere sia per i rifiuti urbani sia per i rifiuti delle imprese. Questa ci sembrava essere una cultura di governo oramai condivisa - comprovata dall'esempio di tanti “Comuni Ricicloni” - che non potesse essere messa in discussione e men che meno a Terni, città che tutti, in campagna elettorale e all'inizio di mandato, dichiarano solennemente di volere all'altezza delle più innovative città europee. Immaginate la sorpresa – continua Liberati - nel leggere l'articolo de il Giornale dell'Umbria dal titolo Rebus differenziata dove, riportando voci da Palazzo Spada, si dava conto della possibilità che la raccolta differenziata a Terni rischierebbe di non partire mai a causa dei costi che - inevitabilmente - in una prima fase andrebbero a pesare sulla tariffa pagata dai cittadini. Avevo proprio in mattinata appuntamento con il neo assessore all'ambiente Luigi Bencivenga per far aderire il Comune di Terni a Puliamo il Mondo e naturalmente ho domandato all'Assessore se quanto espresso dall'articolo rispecchiasse la sua opinione. Fortunatamente l'assessore mi ha assicurato che “la raccolta differenziata porta a porta è irrinunciabile per la sua idea di corretta gestione dei rifiuti, lo era quando era semplice consigliere lo è ancora di più oggi che riveste il ruolo di assessore all'ambiente”. Naturalmente io sono sempre propenso – conclude Liberati – a credere alla parola di un amministratore...fino a prova contraria. Comunque anche attraverso la partecipazione attiva alle giornate di Puliamo il Mondo (25-26-27 settembre) invitiamo tutti i cittadini a a “tenere d'occhio” la nuova amministrazione ed a chiedere il rispetto di vecchie e nuove promesse che - come quella della raccolta differenziata porta a porta - attendono già da troppo tempo di essere mantenute. Al neo-Sindaco ed al neo-Assessore ricordiamo che non è possibile un buon governo della città ed una buona vivibilità senza un buon governo dei rifiuti che non si può raggiungere senza una vera raccolta differenziata porta a porta. Condividi