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PERUGIA - “Confido nell’interessamento tempestivo della Giunta regionale affinché possa essere raggiunto l’obbiettivo di un rilancio immediato dell’azienda, che ha ancora grandi potenzialità, ma che deve avvenire in tempi rapidi, dettati soprattutto dalle imminenti scadenze per il rinnovo di importanti appalti pubblici”. Così il consigliere regionale Pavilio Lupini (la sinistra per l'Umbria), che ha finalmente preso atto delle difficoltà dell’azienda, sollecita l'Esecutivo di Palazzo Donini a esercitare un positivo ruolo di controllo e a valutare i diversi piani aziendali in campo. Eppure Lupini evidenzia che “la crisi dell’azienda eugubina Sirio Ecologica si è protratta per un anno ed ha incredibilmente riguardato un’azienda sana sotto il profilo delle commesse e delle potenzialità del mercato in cui operava”. “Nonostante l’interessamento della Regione attraverso l’assessorato allo sviluppo economico, Sviluppumbria e Gepafin – nota -, tutti i tentativi di selezionare nuove imprese in grado di rilanciare l’attività aziendale sono falliti. Indagare oggi sulle cause che hanno portato a questa situazione – continua - sarebbe inutile, ma non si può certo continuare con gli errori del passato”. Per il consigliere regionale “non si deve permettere che la crisi gravi esclusivamente sui dipendenti. E’ necessario che la Giunta regionale garantisca al più presto l’erogazione della cassa integrazione in deroga, come peraltro è accaduto in passato. Inoltre il curatore fallimentare dovrà valutare le nuove e diverse proposte di acquisto, chiedendo le più ampie garanzie per il rilancio dell’azienda”. “Giova infatti ricordare – afferma sempre Lupini – che le strutture regionali avevano riconosciuto la debolezza dell’ultima proposta di affitto di un ramo d’azienda, poi confermatasi fallimentare”. Lo stesso si dice infine concorde sulla “necessità di un incontro urgente tra i rappresentanti dei dipendenti dell’azienda, le istituzioni locali e la Giunta regionale, per avere risposte certe ed in tempi rapidi sia sulla garanzia per la cassa integrazione in deroga sia sul ruolo positivo che Sviluppumbria e Gepafin possono avere nella fase di valutazione tecnica dei requisiti dei nuovi acquirenti. Gli stessi dipendenti lamentano il fatto che in precedenza non si sia tenuto in debito conto il parere tecnico delle due agenzie regionali”. Condividi