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Alle regionali della prossima primavera il Pd deve sottoscrivere un ''accordo organico e nazionale'' con l'Udc, con cui correre insieme in tutte e 13 le regioni in cui si vota, comprese quelle ''rosse'' in cui il Pd vincerebbe anche da solo. Lo afferma Enrico Letta in un'intervista al ''Quotidiano Nazionale''. Letta respinge la critica di Dario Franceschini secondo il quale se al congresso del Pd vincesse Bersani finirebbe il bipolarismo: ''Trovo sbagliato quell'argomento e trovo sbagliato che il segretario caricaturizzi così le posizioni del suo principale concorrente. Semplicemente perché non è vero che la linea di Bersani sia quella di tornare alla prima repubblica. Vogliamo solo un partito che all'interno di un sistema bipolare costruisca delle alleanze''. E qui Letta lancia la sua proposta per le regionali della primavera 2010. ''Per quell'occasione il Pd deve stipulare un accordo organico e nazionale con l'Udc in tutte e tredici le regioni in cui si vota, dal Piemonte fino alla Calabria, anche in quelle in cui magari potremmo vincere senza l'Udc. Penso per esempio a Emilia Romagna, Toscana, Umbria. E non deve essere un accordo fatto su base utilitaristica''. Per far questo ''il Pd deve essere pronto a sostenere in una o più di queste regioni un candidato non del Pd''. Letta giudica invece ''prematuro'' parlare di un accordo con i centristi per le politica, ma esprime ''stima e amicizia sincera'' per Pier Ferdinando Casini. Letta condivide le critiche di Bersani allo statuto che affida la scelta del segretario nazionale alle primarie anziché ai soli iscritti: ''E' chiaro che, una volta finito il congresso, nello statuto ci sono delle cose da rivedere. Non vorrei farlo a colpi di maggioranza interna''. Condividi