BRUNETTA.jpg
ANCONA - L'atteggiamento del Governo nei confronti dei lavoratori del pubblico impiego che ha trovato la sua concretizzazione normativa nella legge di conversione del decreto Brunetta appare sempre più improntato, da un lato, dalla volontà di esporli indiscriminatamente alla gogna mediatica e, dall'altro, dal tentativo di perseguire un attacco ai diritti più generali del lavoro, che, partendo dal settore pubblico come peraltro sta avvenendo in materia di innalzamento dell'età pensionabile delle donne, mira ad estendersi anche agli altri settori. Una vera e propria offensiva in cui è importante – ed è prassi peraltro abbastanza usuale di questo Governo - “spararle grosse” all'inizio, salvo poi fare veloci retromarce come avvenuto ad esempio nel caso specifico con le correzioni apportate, sotto la decisa pressione delle Organizzazioni sindacali, in materia di fasce di reperibilità dei dipendenti pubblici. Norme queste ultime peraltro non ancora convertite in legge e quindi ancora sostanzialmente aleatorie. I gruppi consiliari del Prc-Se e dei Comunisti Italiani, per iniziativa dei consiglieri regionali marchigiani Giuliano Brandoni, Michele Altomeni e Cesare Procaccini, hanno perciò ritenuto doveroso arginare i fini e gli effetti di queste politiche inique e pericolose e in questo senso hanno inteso presentare una proposta di legge regionale che si pone l'obiettivo di mettere riparo dalle più palesi ed odiose ingiustizie che la normativa in materia di assenze dal lavoro dei pubblici dipendenti emanata dal Governo ha introdotto. Con questa proposta si interviene principalmente definendo una soglia annuale di assenze - statisticamente simile a quella media del settore privato - esente da trattenute, puntualizzando dettagliatamente le componenti del trattamento economico che non possono essere assoggettate a decurtazioni e disciplinando sulla base dei vigenti contratti collettivi di lavoro le assenze per cause diverse dalla malattia. La proposta di legge prevede inoltre che sia facoltà della Regione - e non un obbligo onerosissimo e difficilmente attuabile - disporre i controlli medico-fiscali sui dipendenti sin dal primo giorno di malattia e, nell'attesa che divengano legge dello Stato le succitate norme, il ripristino delle fasce di reperibilità preesistenti. Condividi