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CASCIA – Riprendono per il quarto anno consecutivo le ricerche archeologiche a Villa San Silvestro, frazione di Cascia, dove sono venuti alla luce i resti di tre templi e di due grandi portici per un’area di circa 3 ettari, reperti che si datano tra il 290 a.C. e il 100 circa d.C. Le ricerche, su concessione della soprintendenza per i beni archeologici dell’Umbria, si svolgono sotto la direzione scientifica del professore Paolo Braconi ed il coordinamento della dottoressa Francesca Diosono dell’Università degli Studi di Perugia, e hanno ottenuto il patrocinio dell’assessorato alla cultura della Regione Umbria e il contributo del Comune di Cascia e dell’associazione culturale TELLUS. Agli scavi partecipano come volontari, come già accaduto negli anni precedenti, molti studenti, provenienti soprattutto dall’ateneo perugino ma anche da Università straniere: Edmonton (Canada), Strasburgo (Francia), Monaco (Germania), Salamanca e Madrid (Spagna); e dalle Scuole di specializzazione in archeologia di Lecce e di Salerno. “L’area di Villa San Silvestro rappresenta una straordinaria ed unica testimonianza della vita nel territorio Sabino (regione antica a cui appartenevano il nursino ed il casciano) – comunica in una nota il Comune di Cascia -, durante i primi secoli del dominio di Roma, con strutture e materiali di altissima qualità che trovano confronti solo nei maggiori centri dell’epoca ed a Roma”. “Più di 2000 anni fa – continua la nota -, infine, Villa San Silvestro fu designata da Roma come il punto di riferimento amministrativo, politico e commerciale di tutta l’area circostante, facendo sì che la zona si dotasse di edifici pubblici e templi di grandi dimensioni e che rappresentasse il più grande centro produttivo ed economico del territorio di riferimento”. I risultati delle precedenti campagne di scavo, inoltre, sono visibili all’interno della mostra “I templi ed il forum di Villa San Silvestro. La Sabina dalla conquista romana a Vespasiano” che è possibile visitare al Museo Civico di Palazzo Santi di Cascia fino al 1 novembre. La mostra fa parte della rete di mostre organizzate nel territorio della Sabina antica per celebrare il Bimillenario della nascita dell’imperatore Tito Flavio Vespasiano, originario di tale regione, di cui la principale si svolge al Colosseo di Roma. Condividi