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Il Consiglio dei Ministri ha impugnato la legge della Regione Umbria n. 11/2009 in materia di gestione integrata dei rifiuti e sulla bonifica delle aree inquinate perché presenta aspetti in contrasto con la normativa nazionale vigente e con il dettato comunitario di settore. In particolare - spiega una nota - viene stabilita un'illegittima esclusione dalla nozione di 'rifiuto' di determinati sedimenti mentre tutti i materiali rientrano nel campo di applicazione della vigente normativa comunitaria e nazionale in materia di rifiuti. Inoltre si esclude dalla verifica di assoggettabilità alla valutazione di impatto ambientale, progetti relativi agli impianti mobili per il recupero di rifiuti non pericolosi che invece devono soggiacere alla valutazione di impatto ambientale in base alla normativa statale di recepimento di disposizioni comunitarie. Il Cdm ha impugnato anche la legge della Regione Liguria n. 18/2009 sulle norme in materia di istruzione e formazione. La Regione si è dichiarata comunque disponibile ad apportare modifiche alla legge che, se approvate, potrebbero portare alla rinuncia dell'impugnativa. La legge in esame eccede dalle competenze regionali in più parti. Condividi